Il programma di lotta contro le minacce provenienti dallo spazio sarà adottato in Russia alla fine di quest’anno. Lo ha reso noto Vladimir Popovkin, capo di Roskosmos (Agenzia spaziale russa). Durante l’intervento alla camera alta del parlamento russo, Vladimir Popovkin ha raccontato dell’inizio della creazione del centro unificato di avvistamento e di respinta delle minacce spaziali.
“I compiti prioritari sono, lo sviluppo e l’aumento dell’efficienza
degli strumenti di osservazione dei piccoli corpi celesti e della spazzatura spaziale
al fine di rivelare e di catalogare tutti gli oggetti dell’attività spaziale potenzialmente pericolosi per la Terra”
Negli ultimi giorni l’umanità ha avuto modo di riflettere seriamente sulla minaccia che può venire dallo spazio. Il 15 febbraio il mondo è rimasto colpito dalla notizia del meteorite di Čeliabinsk entrato nell’atmosfera della Terra sopra il Kazakistan. La sfera di fuoco è volata sopra alcune regioni russe ed è caduta nella zona di Čeliabinsk. L’onda d’urto ha rotto le finestre di molte case. Sono stati ricoverati in ospedale centinaia di feriti. Il bolide di fuoco ha spaventato gli abitanti della Terra ed ha dimostrato che le minacce rappresentate dagli asteroidi sono oggi come non mai grandi, dice Boris Šustov, direttore dell’Istituto di astronomia presso l’Accademia delle scienze della Russia.
Sulla Terra cade un’immensa quantità di corpi di origine naturale. La massa totale della sostanza che arriva è stimata in molte decine di tonnellate al giorno. La maggior parte di questa sostanza è composta da polvere molte fine che non rappresenta per noi nessun pericolo. La soglia bassa delle dimensioni di un corpo celeste pericoloso è di circa 40-50 metri, così sono approssimativamente le dimensioni del meteorite di Tunguska. Una stima media dell’energia emanata durante la collisione di un tale corpo con la Terra è paragonabile all’energia dell’esplosione di un dispositivo termonucleare molto potente.
Oggi specialisti russi propongono di creare un sistema mondiale di monitoraggio dei corpi spaziali e, possibilmente, strumenti di distruzione degli asteroidi pericolosi, racconta Vladimir Popovkin.
I compiti prioritari sono, a nostro parere, lo sviluppo e l’aumento dell’efficienza degli strumenti di osservazione dei piccoli corpi celesti e della spazzatura spaziale al fine di rivelare e di catalogare tutti gli oggetti dell’attività spaziale potenzialmente pericolosi per la Terra. Dopo di ciò è necessario creare e mettere a punto mediante esperimenti, i mezzi di azione contro i corpi celesti potenzialmente pericolosi e gli altri tipi di oggetti spaziali, programmare le missioni di ricerca verso asteroidi e comete per individuarne le dimensioni e le orbite, per mettere a punto le operazioni di manovra dell’apparecchio spaziale attorno al corpo celeste, nonché i metodi di variazione della traiettoria del movimento di detti oggetti. Il metodo concreto di azione deve essere selezionato tenendo conto delle dimensioni, della massa e della composizione dell’oggetto pericoloso.
Specialisti russi propongono di creare un sistema per seguire gli asteroidi vicino alla Luna. Vogliono, in particolare, lanciare tre osservatori spaziali per seguire il movimento dei grandi corpi celesti, ha spiegato Vitalij Lapota, presidente della società missilistico-spaziale Energhija.
Vicino alla Luna ci sono punti di Lagrange (in questi punti gli apparecchi spaziali rimarranno immobili rispetto al sistema Terra-Luna). Le stazioni collocate in questi punti alla distanza di 400 mila chilometri dalla Terra consentiranno di seguire gli asteroidi per tre canali in forma voluminosa. Ma questo compito supera le possibilità del solo nostro paese. Deve essere il frutto di una possente cooperazione internazionale.
Per la neutralizzazione dei corpi celesti pericolosi devono essere creati tre tipi di apparecchi spaziali: satelliti di osservazione, satelliti di ricognizione e satelliti intercettatori, ritiene Anatolij Zajćev, direttore del Centro di protezione planetaria.
Dopo l’avvistamento di un corpo celeste pericoloso verso lo stesso viene inviato un apparecchio di ricognizione spaziale. Dopo questo viene lanciato un apparecchio intercettatore spaziale con strumenti di azione cinetici o nucleari. Per il lancio della nave spaziale si prevede di usare il missile vettore russo-ucraino Zenit che richiede pochissimo tempo per la preparazione alla partenza. Con l’aiuto di questo scaglione riusciremo a difendere la Terra dagli oggetti le cui dimensioni variano da decine a centinania di metri e che costituiscono il 99,5 percento degli asteriodi che si avvicinano alla Terra.
Come vettori degli apparecchi distruttori si prevede di usare missili balistici intercontinentali, ha comunicato Oleg Šubin, vicedirettore del dipartimento per lo sviluppo e per i test degli ordini nucleari e degli impianti energetici nucleari del Rosatom.
L’onda d’urto dell’esplosione nucleare spezzerà l’asteroide in frantumi di dimensioni inferiori ai 10 metri. La parte relativamente piccola dei frantumi che entrerà nell’atmosfera terrestre esploderà nei suoi strati superiori a causa delle dimensioni abbastanza piccole. L’effetto, che si potrà osservare di una tale intercettazione, sarà molto pittoresco ma innocuo per la popolazione.
Gli studiosi rilevano però la necessità di escludere la possibilità di impiego delle armi spaziali camuffato come difesa dagli asteroidi. A questo scopo si dovranno studiare i relativi documenti internazionali che escludano qualsiasi possibilità di prove e di schieramento delle armi nello spazio.
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