All'arrivo dell'uomo su Marte non manca molto. Secondo la Nasa infatti anche gli astronauti, entro il 2030, potrebbero essere impiegati in missioni sul pianeta rosso. L'obiettivo della spedizione sarebbe quello di raccogliere in un punto intermedio fra Marte e Terra dei campioni di roccia prelevati dai rover inviati sul pianeta non ancora conquistato dall'uomo e recapitarli sul globo terrestre.
La relazione dell'agenzia spaziale statunitense serve a pianificare le future missioni, anche se nessuna decisione in proposito è prevista prima dell'anno prossimo.
La relazione dell'agenzia spaziale statunitense serve a pianificare le future missioni, anche se nessuna decisione in proposito è prevista prima dell'anno prossimo.
Finora, la Nasa ha esplorato Marte con orbiter e robot come il rover Curiosity, allo scopo di prelevare campioni di rocce marziane. La nuova proposta dell'agenzia spaziale è quella di anticipare il coinvolgimento umano in missioni marziane, grazie ad un nuovo razzo spaziale e un sistema di navigazione che dovrebbe essere pronto entro i prossimi dieci anni.
Attraverso questa nuova tecnologia in sviluppo, un equipaggio potrebbe raggiungere un qualche punto fra Marte e la Terra e prendere in consegna i campioni rocciosi raccolti dalle sonde già inviate. Così da proteggerli dalla contaminazione con organismi terrestri e, viceversa, in modo da preservare il nostro pianeta da germi alieni.
Prima di tutto questo, la Nasa però deve ancora decidere la tipologia di missione da inviare su Marte nel 2018, se un orbiter o un robot. Si tratta infatti di un anno particolare in cui Terra e pianeta rosso saranno molto vicini e che permetterà all'agenzia spaziale di risparmiare carburante.
Secondo alcuni calcoli, la Nasa avrebbe messo a bilancio 'solo' 800 milioni di dollari per questa voce, che basterebbe a garantire una quantità di carburante non sufficiente per un grande rover. [Fonte].
0 commenti:
Posta un commento