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Cina: apocalisse animale e psicosi avaria

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La Cina è alle prese con una misteriosa ondata di morti animali cominciata ormai all'inizio del 2011 e che sembra non avere fine. Decine di migliaia di animali, sia selvatici che di allevamento, continuano a morire. Secondo i rapporti, le morti di massa hanno colpito soprattutto gli animali nei pressi fiumi e gli affluenti della popolosa regione di Shanghai. Tra le specie più colpite ci sono le anatre, i cigni neri, carpe e decine di migliaia di suini.
Secondo il rapporto pubblicato dalla Associated Press, dall'inizio della scoperta della misteriosa ecatombe, dal fiume Huangpu, una delle principali fonti di acqua potabile della regione, sono stati già tirati fuori più di 10 mila suini morti, mentre negli affluenti a monte delle provincie di Jiaxing e Zhejiang, finora ne sono stati recuperati quasi 6 mila esemplari.
Secondo il parere degli allevatori provenienti dalle agenzie di stampa di tutto il mondo, il fenomeno sembra apparentemente inspiegabile. Nei primi test effettuati sui resti dei suini morti è stato rinvenuto il circovirus porcino, un virus comune fra questo tipo di animali ma che non è contagioso per gli uomini. 
Intanto Jiang Hao ha fatto sapere che il governo locale dello Zhejiang ha offerto agli allevatori 80 yuan (circa 10 euro) per ogni animale morto consegnato al governo per poi essere smaltito in maniera sicura. Ma molti residenti della zona hanno detto di non aver mai ricevuto il sussidio promesso.
A Shanghai la popolazione è stata avvertita di non diffondere il panico dopo che online si erano diffuse voci non confermate sul fatto che venditori senza scrupoli si fossero appropriati illegalmente di alcuni maiali morti per poi venderli sul mercato locale.
Gu Zhenhua, vice direttore dell'ufficio sicurezza alimentare di Shanghai, ha detto che in tutti i supermercati e i negozi sono stati rafforzati i controlli sulla carne di suino.
La Commissione per la fornitura di acqua di Shanghai intanto ha fatto sapere che la qualità dell'acqua nella capitale economica cinese non è stata danneggiata dalla presenza dei maiali morti e che i test effettuati in questi giorni non mostrano cambiamenti rispetto all'anno scorso. 
Altre analisi effettuate dal centro per il controllo delle malattie degli animali di Shanghai su una serie di organi interni prelevati dai suini morti ha permesso di escludere la presenza di altre malattie gravi tra cui l'afta epizootica e il colera.


Paura per la diffusione dell'aviaria
anatre-morte.pngNuovi casi di contagio dal virus H7N9: dopo i casi della scorsa settimana,  la stampa locale ha diffuso la notizia di due nuovi episodi nella provincia sud orientale dello Zhejiang. Il Centro cinese per il Controllo delle malattie e la Prevenzione ha confermato che una delle persone colpite dal virus H7N9 sarebbe morto la settimana scorsa.
Il Centro cinese per il Controllo delle malattie e la Prevenzione ha comunicato di aver messo a punto un programma nazionale per lo screening circa il nuovo virus e la sua diffusione tra i pazienti.
Il virus H7N9, precedentemente noto per infettare solo i volatili, sembra riscontrare – stando ai media cinesi - un mutamento, che lo renderebbe capace di infettare anche gli animali, compresi i maiali.
E questo farebbe pensare che possa esserci un nesso tra la nuova diffusione del virus e le carcasse dei suini recentemente trovate nel fiume che scorre nelle vicinanze di Shanghai.
Xianjun Wang, responsabile del Centro provinciale per il Controllo delle malattie, della regione dello Shandong, ha detto alla stampa locale che non esisterebbero vaccini efficaci per il virus H7N9 indicando come rimedio iniziale il farmaco Tamiflu. 
Nel frattempo monta la psicosi, perché stando a quanto affermato da Pang Xinghuo, portavoce del Centro di prevenzione delle Malattie di Pechino, non sarebbe esclusa la possibilità di casi di virus H7N9 nella capitale.

Pesci morti
Dopo maiali, pollame e anatre, anche pesci morti sono stati recuperati da un fiume artificiale di Shanghai. Oltre 250 chilogrammi di pesci morti sono stati rinvenuti nelle acque di un fiume artificiale nella città, nel distretto di Songjiang, lo stesso nel quale furono trovati i maiali morti nel fiume HuangPu.
Secondo quanto riferisce la stampa locale, da alcuni giorni i residenti della zona hanno cominciato a segnalare la presenza degli animali morti. Centinaia di pesci morti, per lo più carpe, sono stati estratti dalle acque e consegnati alle autorità per le analisi del caso.
“La qualità dell’acqua è normale e sicura”, ha dichiarato Gao Yunchu, funzionario dell’autorità per le acque del distretto di Songjiang, aggiungendo che i pesci sono morti a causa di attività di pesca illegale per lo più tramite elettrificazione e che comunque le autorità stanno continuando a effettuare dei monitoraggi periodici dell’acqua.
E’ esclusa la possibilità che i pesci siano morti a causa dell’inquinamento in quanto il fiume è circondato soprattutto da abitazioni e da negozi e non ci sono fabbriche che possano scaricare nelle acque. In ogni caso la Commissione Municipale per l’agricoltura di Shanghai sta ancora indagando sulle cause della morte dei pesci.
Liu Fengqiang, vicedirettore e portavoce del dipartimento per la protezione ambientale del distretto di Songjiang, ha poi esplicitamente dichiarato non esserci alcun possibile collegamento tra questo fatto e il ritrovamento di maiali morti nel fiume Huangpu lo scorso mese, nè con i casi di influenza aviaria da virus H7N9 che negli scorsi giorni ha provocato la morte di sei persone, di cui quattro a Shanghai.

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