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Cina flagellata dalle tempeste di sabbia, particolarmente colpita la regione dello Xinjiang


Le aree nord-occidentali del territorio cinese tornano ad essere flagellate dalle tempeste di sabbia, come capita sovente in questo periodo dell‘anno. Del resto le tempeste di polvere nel cuore della Cina, fra lo Xinjiang ed il deserto del Gobi, sono molto frequenti in primavera, specie nel mese di Aprile, arrivando ad estendersi fino all‘area di Pechino se non fin sulle coste che si affacciano lungo il mar Giallo, con l‘irrompere dei forti e freddi venti da O-NO e NO. Le tempeste di sabbia hanno sferzato soprattutto la regione dello Xinjiang, solitamente esposta agli impetuosi venti polverosi da O-NO e NO provenienti dal Gobi, causando gravi interruzioni nei mezzi pubblici. I venti molto forti hanno anche sradicato molti alberi e abbattuto diverse insegne stradali. In alcune aree interi campi coltivati sono stati completamente spazzati via dalle raffiche che hanno superato i 60 km/h. Le forti tempeste di sabbia hanno anche determinato degli incidenti stradali. Secondo quanto riferito dalla polizia e le autorità locali cinesi nelle zone dove sono avvenuti gli incidenti la visibilità orizzontale era meno di 10 metri.
Nella città di Kashgar la nuvola di polvere e pulviscolo desertico, spinta dai sostenuti e rafficosi venti che hanno superato la soglia dei 50-60 km/h, ha completamente oscurato il cielo e reso l’aria irrespirabile. La sensibile riduzione della visibilità orizzontale, a meno di 50-40 metri, ha completamente bloccato la circolazione stradale e creato notevolissimi disagi al traffico aeroportuale che è stato interrotto per svariate ore. In molte località, durante il passaggio della tempesta di polvere, la visibilità orizzontale si è mantenuta fra i 30 ed i 60 metri. Pure la città di Hetian, nel sud della regione dello Xinjiang, è stata pesantemente colpita dal muro di polvere e detriti che ha colorato di giallo la volta celeste, creando un’atmosfera davvero surreale. La popolazione locale è stata costretta a rimanere chiusa in casa, visto l’aria resa quasi del tutto irrespirabile dal pulviscolo desertico.
Anche in questo caso le nuvole di polvere sono state sollevate dai venti intensi associati al transito di una profonda circolazione depressionaria, con un minimo al suolo sceso sotto i 990 hpa, in spostamento verso la Mongolia interna. Questo profondo ciclone extratropicale, ben alimentato in quota dall’affondo di una saccatura colma di aria molto fredda, con valori sotto i -35° alla quota di 500 hpa, nel corso della giornata odierna si è allontanato verso levante, attivando un intenso“gradiente barico orizzontale” (ispessimento delle isobare nei bassi strati) fra l’arida regione cinese dello Xinjiang e l’area del Gobi, vicino il confine con la Mongolia meridionale. Il notevole“gradiente barico orizzontale”, associato alla profonda circolazione depressionaria in fase di spostamento verso levante, ha attivato l’intensa ventilazione, a curvatura ciclonica, che sta spazzando i deserti interni della Cina nord-occidentale, sollevando verso l’alto un ingente quantità di polvere e pulviscolo che sta dando origine alle estese tempeste di sabbia e polvere che si sono estese anche alla Mongolia interna. Entro la giornata di domani una parte di queste nuvole di sabbia si estenderà fino alle regioni della Cina centrale, causando inevitabili disagi nei trasporti aerei e stradali. A causa delle riduzioni di visibilità molti aeroporti rischiano la chiusura temporanea.

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