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L'enigmatica sepoltura millenaria scoperta sull'isoletta di Despotiko

Nel corso di una campagna di scavi che ormai dura da cinque anni, un gruppo si archeologi greci ha scoperto una antica sepoltura maschile che si sta rivelando un enigma per gli studiosi. Il sepolcro è stato scoperto all'interno di un santuario di età arcaica sull'isoletta di Despotiko, nel mare Egeo.
Secondo quanto riporta il professor Yiannos Kouragios, curatore della campagna di scavi fin dal 1997, la sepoltura si trova a un metro e mezzo di profondità sotto la camera principale del culto del santuario, il che rappresenta un vero e proprio rompicapo per gli archeologi, dato che questo tipo di pratica, molto rara, era riservata solo a persone di grandissima importanza, mentre la sepoltura sembra essere relativamente povera, priva di corredo e di decorazioni.
Il defunto è stato sepolto in posizione fetale, con la gamba  piegate e le mani incrociate sul petto. Di chi potrebbe trattarsi? Secondo Kouragios, una primissima ipotesi potrebbe essere di identificarlo con un operaio morto durante la costruzione del santuario, immediatamente sepolto. Ma perchè posizionarlo proprio sotto la camera principale del santuario?
Purtroppo, al momento risulta impossibile eseguire delle analisi di laboratorio sul materiale scheletrico del defunto, dato che non può essere spostato a causa della sua fragilità.
Ma il defunto non rappresenta l'unico enigma che gli archeologi si sono trovati di fronte. Come spiega lo stesso Kouragios, un'altra sorpresa è stata scoprire che il tempio di Despotiko sembra essere stato costruito su un altro edificio più antico.
“Anche se il santuario aveva una vita molto fiorente nel periodo arcaico, intorno al VI secolo a.C., gli scavi eseguiti tra il 2011 e il 2012 hanno dimostrato che l'utilizzo del tempio risale a prima al cosiddetto “periodo geometrico”, con strutture che risalgono all'VIII secolo a.C.”, spiega Kouragios. Questa ultima scoperta ha convinto il Consiglio Archeologico Centrale della Grecia a confermare le attività di scavo presso il sito di Despotiko per altri cinque anni.
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Tra i tanti ritrovamenti, quelle che suscitano il maggiore interesse degli archeologi sono le numerose state di marmo usate come offerte votive dai fedeli, di cui sono stati individuati circa 40 frammenti tra gambe, cosce, braccia, mani e parti del tronco.
“Il sito di Despotiko è unico nel suo genere, con caratteristiche non riscontrabili nella maggior parte dei siti archeologici dell'isola”, continua Kouragios. “Non si trova in prossimità di nessuna struttura recente. La natura e la storia si sono fusi in una soluzione armonica che è sopravvissuta attraverso i secoli”. 
Come spiegato sul sito greece.greekreporter.com, la continuazione delle attività di scavo permetterà la scoperta di nuove aree del santuario arcaico, probabilmente costruito dagli abitanti di Paros come segno del loro predominio nel Mar Egeo.
Durante i primi scavi, sono stati individuati una torre e due edifici regolari che non sono stati ancora portati alla luce. Inoltre, saranno esaminate le numerose sale a sud del complesso. Finora, sono dodici gli edifici scoperti sull'isolotto disabitato di Despotiko, localizzato a circa 1 miglio da Antiparo

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