L’uso che Apple avrebbe fatto dell’enorme liquidità accumulata nel corso degli ultimi anni (circa 140 miliardi di dollari) è già da parecchi mesi al centro di speculazioni e ipotesi. Si è parlato a più riprese di un nuovo piano di dividendi e stock buyback oppure di qualche acquisizione importante nel campo tecnologico. Nessuno poteva immaginare un investimento come quello che l’azienda ha annunciato oggi con un comunicato ufficiale e che, lasciatecelo dire, ha una portata di rilevanza storica.
Asteroid Mining: il progetto
Il progetto della NASA consiste in soldoni nell’afferrare un asteroide e portarlo in orbita attorno alla Luna, o addirittura direttamente sulla Terra, per estrarre ingenti quantità di materiali rarissimi da trovare sul nostro pianeta, e/o molto preziosi. L’interesse per questo progetto non è storia nuova, ma il problema era trovare fondi sufficienti per la produzione di un rimorchiatore di asteroidi (qui il concept ufficiale). Mentre si cercava timidamente di raccogliere fondi con proposte come Un penny per la NASA, è intervenuta Apple, accelerando bruscamente le operazioni con una poderosa botta da 14 miliardi di dollari.
Gli interessi di Apple
Naturalmente, al di là del grande amore per la scienza che possano nutrire nella sede di Infinite Loop, non si muoverebbe una cifra così grossa senza la garanzia di un sicuro ritorno economico. Pare che durante l’incontro tra i vertici di Apple e NASA, Tim Cook e compagni siano rimasti “impressionati” dal progetto e dalla precisione con la quale è stato realizzato, tanto da aver deciso di triplicare, o quasi, la cifra del finanziamento che inizialmente si assestava sui 5 miliardi di dollari. La NASA svilupperà quindi le tecnologie necessarie ed Apple avrà una preziosissima, nonché storica, prelazione sui materiali raccolti.
Finalità del progetto
Quando si parla di progetti della NASA e di ricerca spaziale, non è facile porre limiti all’immaginazione. Non sappiamo ancora a quali materiali specifici possa essere interessata Apple e soprattutto che uso ne farà l’azienda, ma verosimilmente possiamo immaginare un iPhone 7 dalla scocca leggerissima (pochi grammi) e praticamente indistruttibile, batterie che durano mesi, schermi multistrato, e tutte le possibili tecnologie che attualmente sono rallentate dalla carenza di materiali o dagli alti costi di estrazione. Paradossalmente, allo stato attuale delle cose è diventato più semplice estrarre materiali rari dagli asteroidi che dal nostro pianeta.
Lo scorso anno la compagnia Planetary Resources aveva annunciato l’interesse a creare miniere su asteroidi, e da poco si è messa in coda anche Deep Space Industries. Sorvolando sul fatto che entrambe le compagnie hanno siti che sembrano usciti da un gioco di strategia dei primi anni 2000, pare evidente che a Cupertino si tema di perdere l’uscita esclusiva sul mercato con un prodotto creato da materiali spaziali. Da qui, molto probabilmente, la scelta di collaborare con la NASA in questa ambiziosa impresa “extraterrestre”.
Dichiarazioni ufficiali
Chris McKay, dirigente del centro di ricerca spaziale di Moffett Field, California, e responsabile del progetto di collaborazioen “lato N.A.S.A” ha dichiarato:
Siamo estremamente felici ed orgogliosi di collaborare con Apple. La ricerca spaziale viene spesso sottovalutata, ma può portare a grandi risultati per il bene di tutti ["for the benefits of all" è proprio il motto della NASA, ndr]. Speriamo che questo sia l’inizio di qualcosa di molto grande.
Toni entusiastici, per non dire epici, anche da Cupertino, stavolta è Bob Mansfield a parlare:
Collaborare con N.A.S.A. è incredibile, questo è senza ombra di dubbio il progetto più ambizioso al quale Apple abbia mai preso parte. Prepariamoci ad un salto generazionale nel mondo della tecnologia, ancora una volta con Apple che si farà portatrice di innovazioni straordinarie.
Apple ha comunicato inoltre che il Dr. Lee Valentine, Chairman dello Space Studies Institute si unirà all’azienda (anche se non si sa ancora quando, di preciso) nel ruolo di Special Advisor, Space Technologies e lavorerà alle dirette dipendenze di Bob Mansfield.
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