È la nuova frontiera contro i chili di troppo messa a punto dai ricercatori dell’Imperial College di Londra grazie ai fondi dell’European Research Council.
I primi passi del congegno saranno sperimentati per ora su cavie, ma secondo gli scienziati, l’impianto elettronico «potrebbe fornire una alternativa più efficace alla perdita di peso per via bariatrica, ovvero con l’intervento chirurgico che riduce il grasso superfluo».
Gli scienziati sono fiduciosi «i “trial” sull’uomo – precisano – potrebbero iniziare entro tre anni».
Il microchip è collegato al nrvo vago che regola importanti funzioni, ad esempio: la regolazione dell’umore, del sonno e, appunto, dell’appetito.
La stimolazione, dunque, del nervo vago attraverso impulsi elettrici programmati costituisce già una vera e propria terapia medica sperimentata nei casi di epilessia e depressione farmaco-resistenti.
«Il chip è in grado di modellare i segnali neurali responsabili del controllo dell’appetito», afferma alla Bbc Chris Toumazou, uno degli autori della ricerca. «Quindi possiamo – aggiunge – monitorare questi segnali e stimolare il cervello a contrastare l’eccesso di appetito o aiutare, ad esempio, il soggetto a mangiare più lentamente».
Fonte: ilfattaccio.org - tratto da ecplanet.com
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