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Crisi, rischiamo 3,5 milioni di disoccupati a fine anno: è allarme

Numeri da brivido, soprattutto per le donne e per i giovani, tra i quali la media dei senza lavoro tocca ormai il 39,1%.   
A peggiorare il quadro, sempre nel primo semestre dell’anno, le pessime condizioni generali del mercato del lavoro: rispetto allo stesso periodo 2012 l’occupazione si e’ ridotta di 407mila unita’ (-1,8%). Nel frattempo, il numero dei disoccupati e’ salito del 16,4%, a quota 431mila unita’. A fine giugno scorso, il numero dei lavoratori occupati (22,5 milioni circa), ha raggiunto il valore piu’ basso del nuovo secolo, mentre il tasso di disoccupazione ha toccato il livello record del 12,1%, con oltre tre milioni di ‘senza lavoro’.
Numeri da brivido, sottolinea la Cna, soprattutto per le donne, con il 12,9% di disoccupate, e per i giovani, tra i quali la media dei senza lavoro tocca ormai il 39,1%. Le costruzioni e l’industria continuano a essere i settori maggiormente colpiti. Le ore di Cig autorizzate nelle costruzioni sono aumentate del 13,7%; nell’industria del 6,4%. Negli ultimi 5 anni i due settori hanno perso un numero equivalente di addetti, rispettivamente 370mila e 362mila unita’. Se le ore di Cig autorizzate nel primo semestre dovessero essere utilizzate per trattamenti salariali a zero ore, i posti di lavoro persi nei due comparti dall’inizio della crisi salirebbero a 400mila nelle costruzioni (-21%) e a 594mila nell’industria (-10%).

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