Nel tardo pomeriggio di mercoledì 14 agosto, intorno alle ore 18, un violento tornado ha interessato le campagne della Sicilia centrale, tra Enna, Agira e Catenanuova. S’è trattato di un tornado gigantesco, probabilmente classificato come F2 sulla Scala Fujita, che ha destato lo stupore di tantissimi siciliani increduli di fronte alle fotografie che abbiamo pubblicato a testimonianza dell’evento. In realtà non bisogna sorprendersi più di tanto: eventi meteorologici di questo tipo non sono certamente all’ordine del giorno in Sicilia, ma si verificano abbastanza spesso nel corso degli anni, soprattutto nei mesi estivi e autunnali quando ci sono i maggiori contrasti termici e l’energia è tale a causa del gran caldo presente ai bassi strati.
Il 17 giugno 2004, ad esempio, quindi poco più di 9 anni fa, un tornado molto simile si è verificato nella stessa zona ma, a differenza di quello di due giorni fa, ha colpito l’autostrada A19 provocando danni e disagi gravissimi. A ricordarci l’evento è stato un nostro lettore, Francesco Guagliardo, che a differenza dei tanti che – con la memoria corta – si sono affrettati ad etichettare l’evento di due giorni fa come un “fenomeno eccezionale provocato dai cambiamenti climatici” o addirittura “dagli americani cattivi che alterano volutamente il clima provocando eventi estremi per distruggere la Sicilia“, ci ha ricordato l’esperienza di nove anni fa: “a me personalmente capitò la stessa cosa, a differenza che il fenomeno interessò anche l’autostrada e tutti i mezzi presenti. Ricordo con precisione il paesaggio spettrale in quanto gli alberi e la vegetazione furono letteralmente distrutti. Non si tratta di un fenomeno isolato, ma secondo me in quella zona precisa si creano situazioni particolari“. Infatti proprio quella è una delle zone più calde della Sicilia. Il piccolo comune di Catenanuova è noto al mondo intero per detenere alcuni tra i record europei di temperatura più elevata, superiori ai +48°C, e arriva a superare i +35°C con una facilità estrema anche quando a Palermo e Messina le temperature si mantengono gradevoli e inferiori ai trenta gradi. E’ la zona della Sicilia con il clima più continentale, senza gli effetti delle brezze marine, dove finisce la piana di Catania e iniziano i primi dolci rilievi collinari tra la provincia catanese e quella di Enna.
Il tornado ha scaraventato sulla carreggiata anche grossi tronchi d’albero, divelti. Ci furono 11 feriti, tra cui otto poliziotti. Tre agenti sono stati trasportati in ospedale con un elicottero del 118. Sul posto sono intervenute otto pattuglie della Polstrada. L’A19 è stata chiusa al traffico per diverse ore. Sempre quel giorno un altro tornado colpì duramente Adrano e Biancavilla, nel catanese, con danni ai tetti di diverse abitazioni, grandine e allagamenti. Furono chiuse le scuole e rimandati gli esami di maturità.
Un altro violento tornado siciliano in tempi recenti è stato quello che il 15 dicembre 2009 ha colpito Catania, devastando alcune zone della città e purtroppo provocando anche un morto e tre feriti nella base militare di Sigonella.
I fenomeni più estremi furono quelli dell’8 dicembre 1851 quando due eccezionali tornado colpirono la Sicilia occidentale provenienti dal mare, fin sul litorale di Marsala dove si verificò il disastro: circa 500 morti, navi distrutte nel porto ed equipaggi annegati. I tornado, secondo le narrazioni dell’epoca, furono accompagnati da “torrenti di pioggia e grandine enorme“. Mai nessun tornado in Europa fu così distruttivo.
Che poi a causa dei cambiamenti climatici gli eventi estremi siano in aumento, non è certo da escludere. Ma in mancanza di studi precisi e analisi scientifiche, non possiamo affermarlo in modo corretto e preciso. Di certo c’è che la Sicilia è sempre stata una terra di tornado. Non sorprendano, quindi, eventi come quello di mercoledì…
http://www.meteoweb.eu/2013/08/i-tornado-in-sicilia-un-fenomeno-tuttaltro-che-raro-nel-1851-levento-piu-distruttivo-deuropa/220810/
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