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UN’ISOLA MAGICA COMPARE SU TITANO… E POI SCOMPARIRE RAPIDAMENTE!

Un curioso fenomeno osservato su Titano, la più grande luna di Saturno, sta confondendo gli esperti: le immagini sembrano mostrare la comparsa di un'isola, per poi scomparire poco dopo. Cosa stiamo guardando?

Gli astronomi sono alle prese con un misterioso fenomeno transitorio soprannominato “l’isola magica” osservato su Titano, il satellite naturale più grande di Saturno.
Durante un passaggio ravvicinato, la sonda Cassini ha ripreso l’emersione di un oggetto luminoso nel Ligeia Mare, un bacino di metano ed etano allo stato liquido situato al polo nord di Titano.
Tuttavia, al secondo passaggio della sonda, l’oggetto è misteriosamente svanito. I ricercatori si chiedono cosa abbia catturato l’occhio elettronico di Cassini.
Descritto come un “brillante fenomeno transitorio”, agli scienziati non è chiaro se il fenomeno sia stato causato dall’emersione in superficie di un oggetto solido, o se si tratti semplicemente di un bagliore luminoso. Le ipotesi proposte comprendono la possibilità che si tratti di onde o di bolle, o di materia solida in movimento.
I dettagli della scoperta dell’isola magica sono stati pubblicati sulla rivista Nature Geoscience. “Questa scoperta ci dice che i liquidi nell’emisfero nord di Titano non sono semplicemente stagnanti e immutabili, ma che sono soggetti a cambiamenti”, spiega all’Indipendent Jason Hofgartner, scienziato planetario presso la Cornell University. “Non sappiamo cosa sia questa “isola magica”, ma ci piacerebbe approfondire ulteriormente”.
“Riteniamo che la struttura apparsa davanti ai nostri occhi durante l’analisi delle immagini sia un cambiamento avvenuto sulla superficie del Mare” racconta a media.inaf.it Jonathan Lunine, ricercatore presso la stessa università. “Siamo convinti che quella apparsa non sia una vera e propria isola ancorata alla crosta che sia affiorata a causa di una diminuzione del livello del mare o, al contrario, perché si sia innalzata a seguito di fenomeni tettonici.
I risultati presentati nel nostro articolo indicano che si tratta di un fenomeno legato al liquido che compone il Mare, come la presenza di onde, bolle o forse anche materiale galleggiante che possiede una differente composizione rispetto al metano e all’etano di cui è fatto quel bacino”.
Un’altra ipotesi interessante è la presenza di corpi solidi galleggianti o sospesi, compresi iceberg. Tuttavia, qualsiasi iceberg su Titano non potrebbe essere fatto di ghiaccio d’acqua, in quanto la loto alta densità li farebbe affondare nell’oceano di idrocarburi liquidi.
La composizione, invece, dovrebbe essere fatta da una miscela congelata di metano ed etano. Uno studio precedente di Hofgartner e Lunine suggerisce che le condizioni atmosferiche presenti su Titano porterebbero tali iceberg ad affondare in inverno e a galleggiare in estate.
Titano è il più grande satellite naturale del pianeta Saturno ed uno dei corpi rocciosi più massicci dell’intero sistema solare; supera in dimensioni il pianeta Mercurio, per dimensioni e massa è il secondo satellite del sistema solare dopo Ganimede. Si tratta inoltre dell’unico satellite del sistema solare in possesso di una densa atmosfera.
Sotto la spessa atmosfera di Titano, gli astronomi hanno scoperto gelide montagne e dune composta da “sabbia organica”. L’esplorazione della Cassini-Hugens ha portato alla scoperta di laghi di idrocarburi liquidi nelle regioni polari del satellite.
Come la Terra, Titano, con i suoi liquidi e la sua densa atmosfera, ha sistemi meteorologici stagionali, con vento e pioggia che attraverso l’erosione causano paesaggi simili a quelli terrestri. Tuttavia, Titano è più simili alla Terra primordiale, ma con una temperatura molto più bassa, dove il ciclo del metano sostituisce il ciclo idrologico presente invece sul nostro pianeta.
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