Almeno dieci porzioni di pomodoro alla settimana ridurrebbero infatti il rischio di tumore alla prostata del 20 per cento.
[Corriere della Sera] Che il pomodoro fosse una sorta di panacea contro il tumore prostatico era cosa nota, e altre ricerche ne hanno nel tempo decantato le proprietà antitumorali, soprattutto se servito cotto.
Ma repetita iuvant e ora l’ennesima e più solida conferma viene da una ricerca pubblicata sulla rivista Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention.
Gli studiosi dell’Università di Bristol, in collaborazione con le Università di Cambridge e Oxford, hanno infatti analizzato il regime dietetico e le abitudini di vita di 20 mila uomini britannici arrivando alla conclusione che coloro che consumavano almeno dieci porzioni di pomodori nell’arco di una settimana avevano il 18 per cento in meno di rischio di ammalarsi di cancro alla prostata.
Licopene
Vanno bene i pomodori freschi, ma anche il succo o il sugo di pomodoro sono forieri di benefici e in tutti i casi è bene conservare anche buccia e semi.
E il merito è tutto di uno dei suoi componenti, un antiossidante dal nome licopene, capace di proteggere dai danni cellulari e genetici. Il re della cucina mediterranea infatti ha il pregio di ridurre i fattori infiammatori coinvolti nel processo tumorale e di ritardarne lo sviluppo, ma con questo ultimo studio viene celebrato anche per le sue proprietà di prevenzione.
I ricercatori di Bristol si sono poi concentrati su altri due fattori dell’alimentazione, sottolineandone le proprietà anti-tumorali, ovvero il selenio, contenuto nella pasta e nel pane, e il calcio.
Tumore prostatico
Il tumore della prostata è la seconda forma di cancro più diffusa tra gli uomini (dopo quello al polmone) e la prima nei Paesi più ricchi. Solo nel Regno Unito il tumore alla prostata registra ogni anno 35 mila nuovi casi e diecimila decessi annuali.
È un’emergenza per la popolazione maschile, soprattutto in età senile. Ma come spesso accade le buone abitudini di vita possono dare un contributo significativo nella prevenzione di questa forma tumorale. Per esempio gli esperti sottolineano che non bastano i pomodori ovviamente, ma occorrerebbe una dieta amica della frutta e della verdura.
Tanto che chi assume cinque porzioni di frutta o verdura giornaliere riduce del 24 per cento i rischi di tumore prostatico. “I pomodori possono essere un fattore chiave nella prevenzione del cancro prostatico” ha concluso Vanessa Er, della School of Social and Community Medicine at Bristol University. Anche se, è utile ribadirlo, la relazione tra tumore e dieta è molto complessa.
http://www.ilnavigatorecurioso.it/
0 commenti:
Posta un commento