Crescono nel mondo i casi di Chikungunya, una malattia virale trasmessa dalle zanzare infetta. Per la prima volta si sono registrati casi sul continente americano: 1200 casi segnalati in El Salvador e 57 casi negli Stati Uniti. In alcune aree del pianeta, le statistiche rivelano un nuovo caso ogni due minuti.
Chikungunya, termine swahili che significa “torcersi per il dolore”, è una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette.
Come riporta il sito del Centro Nazionale di Epidemiologia, la prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia probabilmente attribuibile allo stesso agente virale.
A partire dagli anni Cinquanta, varie epidemie di Chikungunya si sono verificate in Asia e in Africa. In Europa, nell’agosto 2007, sono stati notificati i primi casi autoctoni in Emilia Romagna. Attualmente, si registra la comparsa della malattia sul continente americano, con 1200 casi segnalati in El Salvador e 57 casi importanti negli Stati Uniti.
La malattia virale, trasmessa dalla puntura di zanzare infette, è stata identificata per la prima volta in America sono nel dicembre scorso. Secondo quanto riporta la Pravda, in alcune aree si registra un nuovo caso ogni due minuti. La Pan American Health Organization segnala un totale di 165.990 casi in tutto il continente Americano.
I paesi più colpiti sono Saint Martin, Martinica, Guadalupa e Dominica. Ma a preoccupare gli Stati Uniti sono i casi segnalati sull’isola di Puerto Rico, frequentatissimo scalo aereo verso il Nord America. Le autorità sanitarie ritengono che la regione sud-orientale degli Stati Uniti sia esposta al rischio più alto, proprio per la vicinanza ai Caraibi.
Il virus responsabile della chikungunya appartiene alla famiglia delletogaviridae, del genere degli alphavirus. È trasmesso dalle zanzare del genereAedes, come Aedes aegypti (la stessa che trasmette la febbre gialla e la dengue) ed è presente soprattutto in zone rurali, mentre è raro o addirittura assente in vicinanza dei centri abitati.
Un altro importante vettore è Aedes albopictus, comunemente chiamatazanzara tigre, che è anche presente nei centri abitati del nostro paese. Questa zanzara è considerata il vettore che ha determinato la diffusione di questo virus nelle isole dell’area indiana. Inoltre anche varie specie del genere culex, sono state indicate come potenziali vettori per questo agente virale.
Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifesta una sintomatologia simil-influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili.
Si possono sviluppare anche chiazze pruriginose. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (ma non in modo così grave come nella dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base. http://www.ilnavigatorecurioso.it/
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