Uno studio durato quattro anni ha confermato che l’area di Stonehenge costituiva un enorme paesaggio rituale ancora in parte misterioso. Lo Stonehenge Hidden Landscapes Project, condotto dall’Università di Birmingham in collaborazione con l’Istituto Ludwig Boltzmann di Vienna, ha esplorato con metodi non invasivi l’area intorno a Stonehenge, scoprendo un paesaggio rituale composto da hedge, tumuli funerari ed enormi fosse. Una moltitudine di monumenti archeologici sconosciuti sono stati scoperti grazie a un progetto di mappatura digitale che sta cambiando la nostra visione dell’area di Stonehenge.
“Questa mappa cambia radicalmente la nostra visione di Stonehenge”, dice Vince Gaffney, capo dello Stonehenge Hidden Landscapes Project presso l’Università di Birmingham. “In precedenza c’era questa idea che Stonehenge fosse completamente isolata, ma non lo era… il complesso è assolutamente enorme”. Intorno a Stonehenge, le persone “creavano i propri santuari e templi. Usavano l’intero paesaggio in molti e complessi modi”.
Le tecnologie di telerilevamento e prospezione geofisica hanno rilevato centinaia di nuove caratteristiche che ora formano parte della più dettagliata mappa digitale archeologica mai prodotta. I sorprendenti risultati dell’indagine, svelati durante il British Science Festival conclusosi lo scorso 11 settembre, includono 17 monumenti in precedenza sconosciuti, risalenti all’epoca in cui Stonehenge aveva raggiunto la sua forma attuale.
Dozzine di tumuli funerari sono stati mappati in dettaglio, incluso uno antichissimo con all’interno una costruzione di legno, probabilmente usata per l’inumazione rituale di un morto che prevedeva la scarnificazione.
Il progetto ha anche svelato nuove informazioni su alcuni monumenti già noti. Uno dei più significativi riguarda Durrington Walls, un ‘super henge’ dalla circonferenza di oltre 1,5 km, situato a poca distanza da Stonehenge. Le ricerche hanno scoperto che in una prima fase, Durrington Walls era fiancheggiata da una fila di grandi pali o pietre, forse fino a 60 e alte fino a 3 metri. Alcune di queste potrebbero essere ancora sottoterra.
In questi quattro anni, i lavori hanno anche rivelato nuovi monumenti, oltre a nuove informazioni su centinaia di tumuli funerari, insediamenti dell’Età del Bronzo, del Ferro e Romani con un dettaglio mai raggiunto finora. Non solo: nell’anno del centenario della Prima Guerra Mondiale, lo studio ha anche rilevato le trincee di esercitazione scavate dalle truppe britanniche e una delle prime basi militari – la RAF/RFC Stonehenge – usata dai Royal Flying Corps tra il 1917 e il 1920.
Il professore Vincent Gaffney ha dichiarato: “Lo Stonehenge Hidden Landscapes Project è unico a livello globale. Non solo ha rivoluzionato come gli archeologi usano le nuove tecnologie per interpretare il passato, ha trasformato come intendiamo Stonehenge e il suo paesaggio. Nonostante Stonehenge sia la più iconica di tutti i monumenti preistorici e occupi uno dei più ricchi paesaggi archeologici al mondo, molto del suo paesaggio rimane in effetti terra incognita. Questo progetto ha rivelato che l’area intorno a Stonehenge è piena di resti archeologici sconosciuti e l’utilizzo delle nuove tecnologie può trasformare come gli archeologi e il grande pubblico intendano uno dei paesaggi meglio studiati al mondo. Sono stati rivelati nuovi monumenti, oltre a nuove tipologie di monumento che non erano mai state viste finora dagli archeologi. Tutte queste informazioni sono state messe in una singola mappa digitale, che guiderà lo studio di Stonehenge nel futuro”.
Tra le varie scoperte effettuate negli ultimi anni ci sono sicuramente un henge vicino a Stonehenge, il percorso di una processione celeste, stonehedge e bluehenge.
Istituto Ludwig Boltzmann
The Guardian
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