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L'Islanda sommersa da metri di neve

L'Islanda sta attraversando un periodo drammatico con metri di neve che si sono abbattuti sul paese.

Gli ultimi raggi di sole estivo avevano appena finito di accarezzare pascoli e campi, e tutti si preparavano ad un autunno fresco, ed ecco che il paese si trova sommerso durante la notte dal 11 al 12 settembre sotto un manto di freddo inaspettato accompagnato da nevicate in un abbondanza più che anomale.
La neve nel Nord dell'Islanda all'inizio di settembre non è inaudito, ma nevicata da due a tre metri in una sola notte in questo periodo dell'anno, quando le pecore sono ancora sugli altopiano a pascolare, è molto insolito.
In stesso tempo, il paese dal Blönduós ad ovest di Thorshofn a est, si ritrova nel buoio per colpa della formazione di ghiaccio sulle linee elettriche.
Circa 13.000 pecore si ritrovano sepolte vive sotto cumuli di neve.
I salvataggi iniziano subito. Armati di lunghi bastoni, gli stessi che si utilizzano per salvare le persone sepolte da una valanga, tutta la popolazione, agricoltori e volontari si precipita sui pendii delle montagne, e giorno dopo giorno cercano e liberano tutte le pecore in trappola che trovano.

Incredibile la resistenza e la forza di sopravvivenza di questi animali, centinaia sono ritrovate in vita dopo giorni nelle loro tombe gelate.
Man mano che passono i giorni la speranza di trovarne altre purtroppo si affievolisce. Gli agnelli separati dalla madre soprattutto sono stati più sfortunati...
Gli agricoltori dicono di non aver mai provato nulla di simile nella loro vita e sperano di non riviverlo mai più. La quantità di neve caduta è stata classificata dalla Iceland Review come un record.

L'Islanda, questo paese dove gli inverni sono generalmente miti e le estati fresche, ma che riserva così tante sorprese, come quei giorni in estate quasi tropicali o quei giorni invernali con violente bufere di neve e venti artici. Non ci sono regole. Alcuni collegano l'imprevedibilità del tempo in Islanda con il cambiamento climatico, ma non c'è nulla di nuovo. Basta leggere Gente Indipendente di Halldór Laxness, o la Trilogia di Jón Kalman Stefánsson, il secondo libro Paradiso e Inferno in particolare, per rendersene conto. Gli stranieri che vengono in Islanda spesso chiedono come sarà il tempo ma la risposta che viene spontanea agli islandesi è ". Non lo so" Alcuni modelli climatici possono essere più probabili di altre, ma non c'è davvero alcun modo di fare qualsiasi previsioni certe. Forse è per questo che gli islandesi sono così restii a fare progetti a lunga scadenza, il tempo le costringe ad essere istintivi e sempre pronti ad improvvisare.

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