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Robert Ballard, uno degli esploratori più noti al mondo crede di aver trovato le prove del diluvio

“Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; nell’anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono. Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti.” Ecco come la Genesi descrive il Diluvio Universale. Da tempo ormai molti studiosi sospettano che dietro queste parole si nasconda un avvenimento reale. Ora un  illustre ricercatore è sicuro di poterlo dimostrare.
 Robert Ballard, uno degli esploratori sottomarini più noti al mondo, crede  infatti di aver trovato le prove scientifiche a sostegno del racconto biblico. Con il suo team, ha organizzato una spedizione sulle coste del Mar Nero, alla ricerca di tracce di un’antica civiltà sommersa dalle acque in epoche remote. Ha raccontato le sue scoperte alla famosa giornalista di ABCNews Christiane Amapour.
UNA RIPRODUZIONE MODERNA DELL’ARCA DI NOÈ


Ballard è partito dalla controversa teoria di due ricercatori della Columbia University secondo la quale il Mar Nero è la dimostrazione più evidente di quel lontano cataclisma narrato dalla Antico Testamento (e in forme assai simili da molti altri testi sacri di antiche civiltà). Una volta, questo enorme specchio di acqua salata doveva essere un tranquillo lago di acqua dolce circondato da villaggi. Ma un giorno, una gigantesca ondata proveniente dal Mediterraneo  l’avrebbe trasformato per sempre cancellando il paesaggio precedente.

IL RICERCATORE SOTTOMARINO ROBERT BALLARD
Affascinato da questa ipotesi, l’esploratore sottomarino ha deciso di investigare per  dimostrare la fondatezza del mito di Noè e del diluvio. “Sappiamo che circa 12 mila anni fa la Terra era ricoperta dai ghiacci. In Connecticut, dove abito io- dice Ballard- ci doveva essere uno strato spesso più di un chilometro, era tutto un blocco gelato fino al Polo Nord. Ma ad un certo punto, il ghiaccio ha iniziato a sciogliersi. Stiamo parlando dell’inondazione peggiore della nostra intera storia.”
L’acqua proveniente dal disgelo si riversò negli oceani, facendo salire rapidamente il loro livello e ricoprendo le terre emerse praticamente ovunque. “Fu la madre di tutte le alluvioni”, dice lo studioso che è partito alla volta della Turchia e del Mar Nero, con il suo team di ricerca e con le sue strumentazioni, incluso un robot sottomarino dotato di telecamere a controllo remoto- lo stesso con il quale nel 1985 riuscì ad individuare il relitto del Titanic.
“Siamo andati lì per dare un’occhiata da vicino al diluvio. Non fu un lento avanzare delle acque, un progressivo innalzamento del livello del mare, ma un’inondazione improvvisa: le terre che allora vennero sommerse sono tuttora sommerse“, ha detto nell’intervista. Infatti, 400 piedi sotto la superficie del Mar Nero (pari a circa 122 metri), l’equipe ha scoperto un’antica linea costiera, testimonianza di quel catastrofico evento. Analizzando con il Carbonio14 le conchiglie trovate lungo quel litorale sottomarino, Ballard ha datato il Diluvio al 5.000/5.500 a.C.
Secondo il ricercatore, quell’evento tanto drammatico che in brevissimo tempo spazzò via 150 mila chilometri quadrati di terraferma e migliaia di vite rimase così impresso nella memoria dei pochi sopravvissuti da essere tramandato di generazione in generazione attraverso la metafora dell’Arca di Noè. Anche se Ballard dimentica- o forse ignora- che molto prima del patriarca biblico un altro eroe era scampato alla Grande Inondazione grazie ad un barcone, salvando dall’estinzione l’umanità e gli altri esseri viventi della Terra.


In sumero si chiamava Ziusudra, in accadico e babilonese Atrahasis e Ut-napishtim. È questo il personaggio che ha ispirato la figura di Noè, di cui anticipa molti tratti: gli Ebrei ne avrebbero appreso la vicenda durante gli anni della “cattività babilonese” adeguandola alla proprie tradizioni. Dunque, se la teoria di Ballard è fondata, allora anche i racconti del corpus mitologico mesopotamico contengono- come la Bibbia- un’eco lontana di reali avvenimenti storici antichissimi. Come Ziusudra/Noè e il Diluvio, non potrebbero essere vere anche le altre storie considerate finora solo leggende?

SABRINA PIERAGOSTINI
Fonte: http://www.extremamente.it/2012/12/12/il-diluvio-avvenne-davvero-e-ora-ho-le-prove/

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