Il Vesuvio oggi è in stato di quiescenza, ma sappiamo bene che non solo è attivo, ma non può cambiare il genere di attività di tipo esplosiva, ben diversa da quella dell’Etna, con una lava fluida e che non forma pericolosi tappi di lava, sotto i quali la pressione cresce a dismisura e poi l’energia si libera in un istante.
Il vulcano segue un tipo di attività ciclica, che prevede periodi di quiescenza da 3 a 7 anni. E’ evidente che qualcosa non torna, dato che ne sono passati più di 60 dall’ultima eruzione. E’ stato possibile capire dove sia ora il magma: otto chilometri sotto la superficie è presente un accumulo, dal centro del golfo di Napoli fino quasi all’Appennino. Per questo motivo si ritiene che l’attività potrebbe riprendere in qualsiasi momento.
A fronte di una situazione pericolosa come questa è proprio la densità abitativa nell’area del vulcano a renderlo il più pericoloso del mondo. E davvero la politica ci risparmi i “mi dispiace” e “non ricapiterà più” quando esploderà il vulcano, se non verrà fatto qualcosa ora. Conosciamo la storia e conosciamo il rischio. Invece che sentire parlare di prevenzione, e non ci si riferisce solo al vulcanesimo, si parla solo di condoni. La perfetta politica del galleggiare che sta facendo, invece, sprofondare il Paese, in tutti i campi. Oltre che essere un pessimo esempio di cultura di legalità e civiltà.
Il vulcano segue un tipo di attività ciclica, che prevede periodi di quiescenza da 3 a 7 anni. E’ evidente che qualcosa non torna, dato che ne sono passati più di 60 dall’ultima eruzione. E’ stato possibile capire dove sia ora il magma: otto chilometri sotto la superficie è presente un accumulo, dal centro del golfo di Napoli fino quasi all’Appennino. Per questo motivo si ritiene che l’attività potrebbe riprendere in qualsiasi momento.
A fronte di una situazione pericolosa come questa è proprio la densità abitativa nell’area del vulcano a renderlo il più pericoloso del mondo. E davvero la politica ci risparmi i “mi dispiace” e “non ricapiterà più” quando esploderà il vulcano, se non verrà fatto qualcosa ora. Conosciamo la storia e conosciamo il rischio. Invece che sentire parlare di prevenzione, e non ci si riferisce solo al vulcanesimo, si parla solo di condoni. La perfetta politica del galleggiare che sta facendo, invece, sprofondare il Paese, in tutti i campi. Oltre che essere un pessimo esempio di cultura di legalità e civiltà.
Nella foto: l’eruzione del 1944
http://www.meteoweb.eu/2013/03/vesuvio-il-vulcano-piu-pericoloso-del-mondo/193618/
speriamo che si stia calmo.
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