Eruzione Ontake: diffuso video eccezionale sull’esplosione del vulcano


Diffuso video eccezionale ed imperdibile sull’esplosione del vulcano Ontake in Giappone, la nube piroclastica che avanza a velocità vertiginosa

Eruzione Ontake: diffuso video eccezionale sull’esplosione del vulcano – 01/10/2014 - Il vulcano Ontake è tornato in fase di eruzione la mattina di Sabato 27 Settembre 2014, e lo ha fatto in modo violento, così inaspettato che sono morte almeno 36 persone, ma, stando alle autorità ed alle testate giornalistiche del Giappone, il bilancio delle vittime potrebbe salire ulteriormente nel corso delle prossime ore. L’area attorno al vulcano Ontake è interdetta, sulla vetta sono ancora in atto le ultime operazioni di ricerca per eventuali dispersi, dato che al momento dell’eruzione delvulcano Ontake, sulla cima c’erano oltre 300 persone che stavano approfittando della bella giornata di Sole per effettuare l’escursione.
Nel video che vi alleghiamo potete vedere il momento dell’esplosionesul vulcano Ontake, con una nube piroclastica che avanzata su un fianco di un vulcano, distruggendo qualsiasi cosa (come nel finale del famoso film Dante’s Peak). Unanube piroclastica, o flusso/colata piroclastica, è un insieme di gas, cenere e materiale piroclastico di ogni genere di colore grigio che scende da un vulcano ad altissima velocità e temperature. E’ considerata la prima causa di morte per un’eruzione vulcanica, in quanto sono improvvise (ricorderete i video sull’eruzione del Saint Helens o del recente Sinabung in Indonesia). Le temperature di una colata piroclastica variano tra i 500 ed i 1200°C e la sua velocità può raggiungere i 300 km/h.



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Fiumi e fontane di lava intorno al vulcano Bardarbunga

 

Dal deserto lavico di Holuhraun, in Islanda, sono fuoriuscite tonnellate di lava che, oltre a mettere in allerta esperti, turisti e abitanti, hanno permesso di scattare foto spettacolari.

1 I sismologi se lo aspettavano e alla fine è successo: la lava che ribolliva sotto al deserto lavico di Holuhraun, tra i vulcani Bardarbunga e Askja, è uscita in superficie lo scorso 29 agosto.| CORBIS


2 A metà agosto migliaia di terremoti nell'area segnalavano che il magma era pronto a uscire in superficie, con scosse fino ai 4,5 gradi della scala Richter.| CORBIS


3 Lo ha fatto attraverso una frattura che ha raggiunto oggi i 45 metri di lunghezza, aprendo nuove e vecchie fessure attraverso gli strati di lava sedimentati.| CORBIS


4 Il timore di questi giorni è che il vulcano Bardarbunga, che per ora ha fatto sentire solo i suoi "brontolii", possa eruttare da un momento all'altro.| CORBIS


5 Il Bardarbunga è un vulcano subglaciale, posto sotto la più grande calotta glaciale d'Europa: il Vatnajokull.| CORBIS


6 Si tratta del secondo vulcano, nonché della seconda montagna più alta d'Islanda. Ha una caldera di 70 km quadrati a una profondità che raggiunge i 700 metri sotto i ghiacci.| CORBIS


7 La sua eruzione potrebbe provocare quello che viene chiamato "Jokulhlaup", ovvero un'enorme inondazione provocata dallo scioglimento improvviso e dal collasso del ghiacciaio sovrastante.| CORBIS



8 Non è detta l'ultima parola però: altri scenari sono possibili. Il primo, più confortante, è che l'attività sismica della zona si riduca progressivamente, fino a tornare alla calma.| CORBIS


9 Un'altra possibilità è che le fessure continuino a espandersi e a moltiplicarsi, provocando altre esplosioni, ma senza l'eruzione della caldera vulcanica.| CORBIS


10 L'attività sismica prosegue da allora in modo praticamente costante.| CORBIS


11 Il livello di allerta stabilito dal Met Office è ancora arancione.| CORBIS




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Filippine. Allarme per il vulcano mayon: evacuate 10.000 persone

Come la lava ha iniziato a colare giù dalle pendici del vulcano Mayon, nelle Filippine, l’istituto di vulcanologia e sismologia PHIVOLCS ha alzato il livello di allerta a tre su cinque, con l’ordine di evacuazione forzata di diecimila persone il 16 settembre 2014. Nessuna esenzione né proroga di tempo sono stati rilasciati ai residenti ostinati
e ribelli che vivono nella zona nel raggio di sei km classificandolo molto pericoloso. Secondo Ed Laguerta, esperto vulcanologo della PHIVOLCS Bicol, riferisce che il Mayon potrebbe esplodere entro pochi giorni o settimane da oggi, mentre l’accumulo del magma viene continuamente spinto verso il cratere. L’evacuazione forzata è stata decretata dal governo provinciale di Albay dal sotto governatore Joey Salceda, onde evitare il ripetersi dell’incidente straziante del 2003, quando, in assenza di indicazione precise il vulcano Mayon improvvisamente esplose durante l’ora di pranzo, uccidendo più di 80 tra agricoltori e bambini. Secondo il “bollettino Vulcano Mayon” rilasciato da PHIVOLCS alle ore 00:00 UTC del 17 settembre, (13,2500°N, 123,6833°E) la rete sismica del vulcano Mayon ha registrato quarantacinque terremoti vulcanici e duecentosettanta eventi di caduta massi durante l’ultimo periodo di osservazione delle ultime 24 ore. Il flusso di anidride solforosa (SO2) è stato misurato a una media di 457 tonnellate/giorno del 12 Settembre 2014, anche se i tassi di emissione di SO2 hanno raggiunto un picco a 2.360 tonnellate/giorno nella giornata del 06 Settembre 2014. Dati di deformazione del suolo hanno mostrato variazioni inflazionistiche della zona dal febbraio 2014 sulla base di precisi livellamenti, mentre dalla 3° settimana di agosto 2014, l’inflazione della zona che dal gennaio 2012 le linee di base delle misurazioni sono in continua inclinazione. Tutti i dati di cui sopra, indicano che il vulcano sta esibendo relativamente alti disordini a causa del movimento di magma potenzialmente eruttabile. Pyroclastic_flows_at_Mayon_Volcano 1984 eruzione Piroclastica L’eruzione pirocastica del Mayon del 1984 

by Enzo Ragusa · 18 settembre 2014 

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La magia islandese tra "Northern Lights" e eruzioni di lava



L'eruzione del vulcano Holuhraun, collegato al più noto Bardarbunga e le aurore boreali (Northern Lights) visibili in questi giorni in Islanda, combinate in questi magnifici scatti fotografici.



Holuhraun Eruption in Iceland, Flew over the eruption site 13.09.2014 here are few photos from the day, In Glacier Lagoon you can see the red Glowing Lave from Miles away Enjoy...
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Yellowstone, erutta il Gyser più grande del Mondo

Eruzione Gyser Yellowstone

Il Gyser più grande del Mondo ha eruttato allo Yellowstone, mercoledi’ scorso, deliziando tutti i turisti presenti


Yellowstone, erutta il Gyser più grande del Mondo- I turisti dello Yellowstone national Park, sono rimasti sbalorditi di fronte l’eruzione del Gyser più grande del Mondo, una colonna di vapore si è alzato per 91 metri circa e molti boati hanno accompagnato il tutto per circa 20 minuti. Queste tipo di eruzioni sono molto rare e quando avvengono attirano tutti i presenti. Possono durare fino a quaranta minuti e nei giorni a seguire continuano ad emettere colonne di vapore molto più basse.
Eruzione Gyser YellowstoneEruzione Gyser Yellowstone
Andy Millard , consulente finanziario, si trovava con la sua telecamera nei pressi del Gyser ed ha effettuato un bellissimo video, postato su You Tube.



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Enorme vulcano estinto scoperto sotto l’oceano Pacifico

Gli scienziati hanno scoperto un enorme vulcano estinto, situato a 5,1 Km, sotto l’oceano Pacifico

Enorme vulcano estinto scoperto sotto l’oceano Pacifico- I ricercatori, guidati da James Gardner, professore dell’Università di New Hampshire impiegato presso il NOAA , hanno scoperto un enorme vulcano estinto, situato a 5,1 km di profondità, sotto il Pacifico. La montagna scoperta, si trova a 300 Km, a sud est di Jarvis Island e fa parte delle centinaia di montagne esistenti sui fondali, mai scoperte finora. Gardner ha dichiarato: “Queste montagne sottomarine sono molto comuni, ma non sappiamo molto su di loro, perché la maggior parte dei luoghi dove le troviamo sono fuori dalle mappe e non sono mai state mappate prima”.
La montagna sottomarina appena scoperto si alza circa 3.600 piedi (1.100 metri) dal fondo del mare vicino alla Atollo Johnston, ad una profondità di circa 16.730 piedi (5.100 m) sotto l'Oceano Pacifico. Immagine per gentile concessione del Centro per la Coastal and Ocean Mapping / Joint Idrografico CenterLa montagna sottomarina appena scoperto si alza circa 3.600 piedi (1.100 metri) dal fondo del mare vicino alla Atollo Johnston, ad una profondità di circa 16.730 piedi (5.100 m) sotto l’Oceano Pacifico. Immagine per gentile concessione del Centro per la Coastal and Ocean Mapping / Joint Idrografico Center
La squadra, ha trovato la montagna lo scorso 3 agosto, mentre era intenta a definire i limiti esterni della piattaforma continentale degli Stati Uniti. Sono tutti certi che questi vulcani, ospitino, forme di vita marina ancora sconosciute all’uomo. Il vulcano deve avere almeno 100 milioni di anni e gli esperti vedono in lui una ghiotta occasione, per scoprire i misteri racchiusi all’interno

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Allerta per il vulcano Kilauea: la lava minaccia le case

Gli abitanti delleHawaii, che si stanno ancora riprendendo dagli effetti dell’uragano Cristobal, sono ora in costante allerta per l’avanzata della lava che sta fuoriuscendo dal vulcano Kilauea già da una settimana. Secondo le autorità, la lava ha quasi raggiunto Kaohe Homesteads, trovandosi a circa un miglio dal centro abitato: se la velocità dovesse rimanere costante, secondo l’Hawaiian Volcano Observatory, in 5-7 giorni la lava dovrebbe raggiungere le case, ma non si può preventivare l’entità che il danno potrebbe provocare.
Hawaii Lava FlowGli scienziati dell‘Observatory hanno reso noto che la lava avanza di circa 250 metri al giorno dal 10 luglio: la situazione viene strettamente monitorata, e il livello d’allerta è stato innalzato da “watch” a “warning”: è molto difficile prevedere quanto e come il fiume di lava si sposterà, data la topografia del luogo e le variazioni che interessano la lava.
Darryl OliveiraHawaii County Civil Defense Administrator, ha dichiarato che non è stata ancora ordinata l’evacuazione, ma si procederà in tal senso quando si ipotizzerà che la lava possa raggiungere le case entro 5 giorni: “E’ molto frustrante perché anche se utilizziamo come riferimento un periodo di 5 giorni e diciamo alle persone di evacuare, potrebbero anche trascorrere settimane prima che accada qualcosa.” L’area minacciata comprende circa 30 abitazioni.
Hawaii Lava FlowQuanto inizialmente gli scienziati hanno diramato l’allerta due settimane fa, la popolazione si è affrettata ad avvicinarsi al vulcano e a sorvolarlo con gli elicotteri, complicando ulteriormente la situazione.
Il vulcano Kilauea è attivo ininterrottamente dal 1983, ma è solo ultimamente che si sono aperte nuove bocche: la lava non ha mai minacciato le case, salvo un unico distruttivo evento avvenuto nel 1990, e (cosa unica e singolare) si sta muovendo verso nord-est.

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Vulcano Bardarbunga: l’allerta rimane alta, registrate nuove forti scosse

Il Dipartimento di Protezione Civileislandese ha deciso che l’area interessata dall’eruzione continuerà a rimanere chiusa.  L’attività sismica è molto preoccupante perché, oltre a non cessare, fa registrare scosse di magnitudo 5.5 e la pressione nell’area a nord di Dyngjujökull continua ad aumentare.
Oltre ad un’intensificazione dell’eruzione in atto, si temono le conseguenze dell’emissione di gas, chi ha infatti sorvolato l’area ha descritto l’aria come “irrespirabile, densa di zolfo, caldissima, ed il rumore era in parte assordante in parte inquietante, come scricchiolii.”



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Vulcano Bardarbunga: prosegue la spettacolare eruzione

Continua l’eruzione del vulcano Bardarbungadalla fessura dell’Holuhraun, e lo fa in modo sostenuto. Non è stata osservata finora attività esplosiva: l’osservazione visiva via webcam e la bassa attività di tremori vulcanici registrata dai sismografi non mostrano per il momento variazioni significative.
Sono stati registrati circa 250 terremoti in poche ore (quasi sempre di magnitudo 2), e molti di questi sono stati localizzati nella zona a nord della fessura.
Il ritmo degli eventi è però diminuito come conseguenza del calo della pressione dovuta all’eruzione, comunque l’attività vulcanica prosegue. http://www.meteoweb.eu/

Eruzione del vulcano Bardarbunga iniziata nella notte: codice rosso

Il Governo islandese ha chiuso il traffico aereo sopra il vulcano Bardarbunga e nel nord del Paese dopo l’avvio di una eruzione la scorsa notte. Anche se al momento non sono state emesse colonne di cenere (che nel 2010, a causa dell’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull, provocarono la chiusura dello spazio aereo europeo per sei giorni) l’Istituto meteorologico islandese ha innalzato il livello di allerta a “rosso”, il codice di allarme massimo per il trasporto aereo. La scossa sismica associata all’eruzione è stata di lieve entità, il che sembrerebbe ìndicare un’attività di tipo non esplosivo. Esperti sono in zona per esaminare la situazione. Un codice rosso era gia’ stato lanciato il 23 agosto, portando alla chiusura dello spazio aereo nella zona, ma era stato revocato il giorno dopo.



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Eruzione del vulcano Bardarbunga in atto: allerta massima [VIDEO LIVE]

Il magma è stato irrequieto per molti giorni sotto la superficie dell’Islanda, protagonista di una serie di terremoti da record, sia in numeri che magnitudo. Al momento gli scienziati del Meteorological Office nazionale hanno affermato che sta avendo luogo una piccola eruzione che coinvolge una porzione del vulcano Bardarbunga, come noto, localizzato al di sotto del più grande ghiacciaio del Nord Europa. “L’attività sismica nell’area del Bárðarbunga nel Vatnajökull settentrionale è significativamente aumentata. Secondo gli scienziati la propagazione sta avvenendo verso nord,” ha affermato il Civil Protection Department islandese.
Bardarbunga 02Secondo il Dipartimento, l’eruzione al momento viene considerata un evento minore, eppure non si sa ancora se verrà contenuta al di sotto del ghiacciaio o meno. I mezzi aerei della Icelandic Coast Guard tengono sotto stretta osservazione l’area, ma al momento non si è verificata alcuna breccia nello strato di ghiaccio, il quale, nell’area interessata dall’eruzione, è spesso dai 150 ai 400 metri.
Al momento non vi è pericolo imminente di inondazione lampo: per sicurezza, i turisti sono stati evacuati dall’area del Jökulsárgljúfur canyon e delle cascate Dettifoss, mentre le vicine aree del Kelduhverfi, Öxarfjördur e Núpasveit sono considerate, al momento, sicure. Il Meteorological Office ha innalzato l’allerta aerea da arancione a rossa, per indicare che è in corso un’eruzione: le compagnie aeree sono invitate a attivare i protocolli di allerta massima per ogni evenienza improvvisa.
Per monitorare gli avvenimenti in corso, ecco il live streaming dalle webcam di sorveglianza del vulcano Bardarbunga:



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Islanda: il vulcano Bardarbunga inizia a fare paura, evacuata l’area circostante

La protezione civile islandese ha completato durante la notte l’evacuazione della zona intorno al vulcano Bardarbunga, che continua a preoccupare le autorita’ per i suoi persistenti “movimenti di magma”. Lunedi’ scorso l’ufficio meteorologico nazionale ha alzato ad arancione il rischio per il traffico aereo, il secondo livello piu’ alto nella scala del pericolo dopo il rosso. L’allerta arancione indica una crescente probabilita’ di eruzione, mentre il rosso indica che un’eruzione e’ “imminente”. Le autorita’ hanno reso noto che le operazioni di evacuazione sono terminate durante la notte ed hanno interessato la regione a nord del vulcano, situata sotto il piu’ grande ghiacciaio del Paese, il Vatnajokull. Secondo gli scienziati, un’eventuale eruzione del vulcano potrebbe interferire con il traffico aereo nel nord d’Europa e nell’Atlantico del nord, oltre a provocare ingenti danni in Islanda soprattutto a causa del possibile scioglimento di parte del ghiacciato che risulterebbe in inondazioni. Un’attivita’ sismica definita “intensa” e’ iniziata il 16 agosto e lunedi’ mattina nella zona c’e’ stato il piu’ forte terremoto mai registrato dal 1996. Nel 2010 l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull provoco’ il caos nel traffico aereo con forti disagi per centinaia di migliaia di passeggeri. http://www.meteoweb.eu/

L’Etna continua a dare spettacolo: le immagini dell’eruzione in diretta streaming

Prosegue senza sosta sull’Etna l’attività eruttiva iniziata ormai quasi venti giorni fa, il 5 luglio 2014, alla base orientale del cono del Cratere di Nord-Est, sull’alta parete occidentale della Valle del Bove, dov’è nata una nuova frattura ubicata fra 3010 e 3025 metri di quota, nella sella morfologica fra i coni dei crateri di Nord-Est e Sud-Est. Proprio da lì sta continuando una moderata attività eruttiva.  Un evento che possiamo osservare con le immagini da Catania, grazie all’osservatorio astronomico privato “Diretta Cielo” di Benito Morabito:



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Yellowstone: il calore sotterraneo sta facendo sciogliere l'asfalto delle strade limitrofe


Il calore sotterraneo profuso dal super vulcano in combinazione al calore estivo ha sciolto un tratto di una strada nello Yellowstone National Park.Chiuso l'accesso ai famosi geyser e alle altre attrazioni del parco nel pieno della stagione turistica. I rangers del parco hanno avvertito i visitatori di non effettuare escursioni nella zona interessata  perchè
potrebbe essere pericoloso. La strada che costeggia il Great Fountain Geyser, il White Dome Geyser e Firehole Lake è stata chiusa per effettuare i lavori di ripristino. Yellowstone è il più grande vulcano attivo del Nord America.Nel corso di 17 milioni di anni la caldera ha generato una successione di violente eruzioni e colate di lava basaltica che hanno dato vita alla parte orientale dello Snake River Plain.[2] Almeno una dozzina di queste eruzioni furono talmente violente da essere considerate supereruzioni.

Congo: torna in eruzione il Nyamuragira

Una nuova eruzione vulcanica si sta verificando sul Nyamuragira. Un lago di lava è apparso nel pozzo principale all'interno della sua caldera, ma finora, segnalazioni di flussi di lava sul versante settentrionale del Nyamuragira non sono stati ancora verificati. Un'immagine recente del satellite Landsat mostra il nuovo lago di lava, ed anomalie termiche, nonché un aumento delle concentrazioni di SO2. Il Nyamuragira (scritto anche Nyamulagira) e' un vulcano, che si trova appena a nord della città congolese di Goma, vicino al confine con il Ruanda, è un grande vulcano a scudo basaltico ed e' uno dei vulcani più attivi del mondo. Erutta mediamente ogni due anni - l'ultima è stata nel 2012.

Stromboli, in aumento attività vulcano: colate lava dalla Sciara

Dopo molti mesi di attività piuttosto modesta, lo Stromboli da alcuni giorni ha aumentato l'attività con colate di lava dalla Sciara del Fuoco arrivate lungo il pendio fino al mare. Il vulcano - ha spiegato l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, sta mostrando frequenti esplosioni da tutte le bocche eruttive della zona craterica sommitale, conosciuta anche come "terrazza craterica". Già nelle ultime settimane
si era osservato un aumento nell'intensità della consueta attività stromboliana. Ma è nella mattinata dello scorso 17 giugno che la bocca dello Stromboli, posta nella parte centrale della terrazza del cratere, ha iniziato a produrre un'attività di spattering, ovvero lanci bassi di brandelli di lava fluida, alimentando un piccolo flusso lavico di alcune decine di metri verso una parte depressa della stessa area. L'attività si è conclusa nel pomeriggio dello stesso giorno. L'episodio è stato accompagnato da un significativo, ma breve, aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico, registrato dalla rete sismica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia presente sull'isola. Un nuovo aumento dell'attività si è registrato nella mattinata del 22 giugno, con frequenti esplosioni da tutte le bocche eruttive e, a seguire, una vivace attività di spattering da una delle bocche posta sull'orlo settentrionale della terrazza craterica, alimentando un trabocco lavico in direzione della Sciara del Fuoco. La colata è lentamente avanzata sul ripido pendio, percorrendo nelle ore successive poche centinaia di metri nella parte alta della Sciara. Da qui blocchi incandescenti si sono distaccati, rotolando fino al mare.

Eruzione del Vesuvio: Pronto il disastro

Un milione di persone a rischio e non sono a conoscenza del pericolo incombente. Quanti di loro sanno che il governo italiano il 14 febbraio 2014 ha licenziato un decreto che li riguarda direttamente? Soprattutto la gente non sa che le autorità hanno autorizzato da tempo le trivellazioni dei Campi Flegrei: un'area particolarmente esplosiva. Come sempre in Italia, il popolo è carne da macello. L’ultimo piano di cosiddetta “sicurezza” risaliva al 2001. Ora è stato aggiornato, almeno a leggere i comunicati ufficiali della Protezione Civile. Novità? La zona rossa che comprende 25 Comuni è stata ampliata. In caso di emergenza, in ogni caso, migliaia di persone risultano già spacciate. Si tratta solo di carte e adempimenti burocratici. Insomma scartoffie. I piani vecchi e nuovi non hanno alcuna reale operatività in termini di efficacia. Lo Stato ha lasciato costruire abusivamente per decenni e decenni in aree a rischio. Ora si finge di correre ai ripari. Ma sarà una carneficina in caso di eruzione.

Il governo tricolore si prepara al peggio, ma solo per modo di dire, dopo l’allarme lanciato dagli esperti, in particolare i vulcanologi Dobran e Nakada. Nel documento, comunque sempre approssimativo, è scritto:
Un milione di persone a rischio e non sono a conoscenza del pericolo incombente. Quanti di loro sanno che il governo italiano il 14 febbraio 2014 ha licenziato un decreto che li riguarda direttamente? Soprattutto la gente non sa che le autorità hanno autorizzato da tempo le trivellazioni dei Campi Flegrei: un'area particolarmente esplosiva. Come sempre in Italia, il popolo è carne da macello. L’ultimo piano di cosiddetta “sicurezza” risaliva al 2001. Ora è stato aggiornato, almeno a leggere i comunicati ufficiali della Protezione Civile. Novità? La zona rossa che comprende 25 Comuni è stata ampliata. In caso di emergenza, in ogni caso, migliaia di persone risultano già spacciate. Si tratta solo di carte e adempimenti burocratici. Insomma scartoffie. I piani vecchi e nuovi non hanno alcuna reale operatività in termini di efficacia. Lo Stato ha lasciato costruire abusivamente per decenni e decenni in aree a rischio. Ora si finge di correre ai ripari. Ma sarà una carneficina in caso di eruzione.

«Le aree da sottoporre ad evacuazione cautelativa sono, infatti, sia quelle soggette ad alta probabilità di invasione di flussi piroclastici (zona rossa 1) sia quelle soggette ad alta probabilità di crolli delle coperture degli edifici per importanti accumuli di materiale piroclastico (zona rossa 2). In particolare, saranno i successivi protocolli d’intesa che Regioni e Province Autonome dovranno sottoscrivere con la Regione Campania e le amministrazioni comunali interessate – d’intesa con il Dipartimento della Protezione civile – a rendere effettivamente operativi i gemellaggi, prevedendo specifici piani per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione da assistere. Nel frattempo, entro 45 giorni da quando le Disposizioni del Presidente del Consiglio verranno pubblicate in Gazzetta Ufficiale, il Capo del Dipartimento della Protezione civile – d’intesa con la Regione Campania e sentita nuovamente la Conferenza Unificata – dovrà fornire alle diverse componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile le indicazioni per l’aggiornamento delle rispettive pianificazioni di emergenza previste per lo specifico rischio vulcanico al Vesuvio, aggiornamento che dovrà compiersi entro i successivi quattro mesi».

di Gianni Lannes

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=VESUVIO
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_com.wp;jsessionid=8D176E004056D1AE7EDC0FBF228C6156?contentId=COM44004
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_prov.wp?contentId=LEG44007
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_dossier.wp?contentId=DOS37087
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/02/sostieni-linformazione-libera-senza_25.html

Ecuador: massima allerta per il vulcano Tungurahua..

Ecuador: massima allerta per il vulcano Tungurahua, evacuati migliaia di abitanti

Quito, 3 feb. (TMNews) - Le autorità ecuadoriane hanno dichiarato lo stato di allerta per il vulcano Tungurahua, nel centro del paese, imponendo l'evacuazione di migliaia di abitanti dei villaggi sulle pendici del vulcano.Il Servizio nazionale di gestione dei rischi ha lanciato l'allerta arancione, ultimo livello prima del rosso, dopo le ultime eruzioni del vulcano, 5.029 metri sulla cordigliera delle Ande,
135 chilometri a sud di Quito.L'attività del vulcano è molto elevata, con importanti emissioni di ceneri in alcune località e schizzi di lava incandescente che hanno causato la chiusura di numerose strade.

http://www.tmnews.it/web/sezioni/dalla-redazione/allerta-massima-per-il-vulcano-tungurahua-nel-centro-dell-ecuador-PN_20140203_00030.shtml?google_editors_picks=true

I supervulcani possono esplodere spontaneamente.

I supervulcani possono esplodere spontaneamente e senza alcun preavviso

È la conclusione cui sono giunti i ricercatori del Politecnico di Zurigo (Svizzera) in uno studio svolto presso l'European Synchrotron Radiation Fasility (ESRF) di Grenoble.
Ebbene, secondo la ricerca pubblicata su Nature, i cosiddetti supervulcani possono esplodere senza segnali premonitori – come piccoli terremoti o gas in quantità anomale che fuoriescono dal vulcano, dal momento che i processi al loro interno sono differenti rispetto a quelli dei vulcani tradizionali e il perché è presto detto.

Un supervulcano ha una camera magmatica molto più grande e in una zona in cui il flusso di calore dall'interno della Terra giunge molto elevato. Di conseguenza, la camera magmatica ha dimensioni considerevoli ed è plastica, cioè la sua forma cambia in relazione alla pressione quando si riempie gradualmente di magma ad alta temperatura.

Ed è proprio questa caratteristica a far sì che la pressione abbia effetti maggiori – e disastrosi – rispetto a un normale vulcano con una camera magmatica rigida. In poche parole, il volume del magma liquido è sufficiente a causare una catastrofica supereruzione.

Spiega Wim Malfait, responsabile della ricerca: "Pensavamo che anche un supervulcano desse dei segnali premonitori, invece un vulcano di grandi dimensioni può eruttare a causa della grande quantità di magma presente nella sua camera magmatica, indipendentemente dall'arrivo di gas".

L'esperimento. Per giungere a tali risultati, i ricercatori hanno riprodotto le condizioni all'interno della camera magmatica di un supervulcano e, utilizzando un sincrotrone a raggi X, hanno verificato proprio che l'esplosione può avvenire spontaneamente, provocata dalla sola pressione del magma, anche senza un evento scatenante esterno.

"I raggi X di un sincrotrone dell'ESRF sono stati utilizzati per sondare lo stato – liquido o solido – e le variazioni delle densità quando il magma cristallizza nella roccia", afferma Mohamed Mezouar, scienziato dell'ESRF e membro del team di ricerca. Il magma spesso include acqua che, allo stato di vapore, aggiunge ulteriore pressione. In realtà, quindi, la pressione che deriva dalle differenze di densità tra roccia solida e magma liquido è sufficiente per frantumare più di 10 chilometri di crosta terrestre al di sopra della camera magmatica.

"La nostra ricerca", conclude Carmen Sanchez-Valle del Politecnico Federale di Zurigo, "ha dimostrato che la pressione è in realtà abbastanza elevata per la crosta terrestre perché il magma che penetra nelle fessure possa raggiungere la superficie, anche in assenza di bolle di acqua o anidride carbonica al suo interno. Giunto in vicinanza della superficie terrestre, il magma si espande violentemente, con le modalità che sono all'origine di qualsiasi esplosione vulcanica".

I supervulcani della Terra. Esistono circa venti supervulcani, tra i quali quello dei Campi Flegrei, in Campania, quello dello Yellowstone, il Lago Toba in Indonesia e il Lago Taupo in Nuova Zelanda. Le supereruzioni hanno una frequenza di una ogni 100mila anni circa, ma quando avvengono possono mutare notevolmente il clima della Terra.

 Germana Carillo

Indonesia, il vulcano Kawah Ijen erutta lava blu.

Indonesia, il vulcano Kawah Ijen erutta lava blu [Video]

Lo spettacolare ed insolito fenomeno si può osservare in Indonesia, ad est di Java, dove il vulcano Kawah Ijen erutta lava blu.
Ciò che rende unico questo vulcano è la presenza di zolfo, che si trova sia nella composizione della lava stessa che all’esterno, trovandosi sul fondo del cratere di un lago le cui acque contengono alti livelli di acido solforico.
Olivier Grunewald e Regis Etienne, due appassionati di vulcani, hanno voluto assistere di persona al fenomeno e documentarlo: il vulcano indonesiano infatti, erutta lava rosso intenso di giorno, mentre di notte cambia colore e diventa blu fosforescente, con tanto di fiamme altissime.

Indonesia, il vulcano Kawah Ijen erutta lava blu

Grunewald ed Etienne hanno trascorso circa 30 notti vicino al vulcano per poter filmare e fotografare la straordinaria lava blu, il che ha richiesto l’utilizzo di maschere antigas e di attrezzature che potessero essere utilizzate in condizioni così estreme.


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