Dopo settimane e settimane di attesa, finalmente iPhone 6 e iPhone 6 Plus sono stati svelati alla stampa e al pubblico. I due dispositivi si caratterizzano per un design decisamente simile rispetto alle anticipazioni diffuse nei giorni scorsi: quel che interessa di più, però, è l’insieme delle caratteristiche tecniche.
Ecco, dunque, che l’iPhone 6 può vantare uno schermo ampio 4.7 pollici, che diventano 5.5 nel caso dell’iPhone 6 Plus. Il corpo dei device è sostanzialmente uguale: tutti e due montano un vetro di protezione particolare (che non è realizzato in cristallo di zaffiro, come qualcuno aveva erroneamente anticipato), un pannello rafforzato agli ioni. Le risoluzioni sono, rispettivamente, di 1334 x 750 e di 1920 x 1080.
Sia iPhone 6 che iPhone 6 Plus sono realizzati in alluminio anodizzato: il primo ha uno spessore di appena 6.8 millimetri, mentre il secondo raggiunge i 7.1 millimetri; per fare un paragone concreto, la profondità dell’iPhone 5S era di 7.6 millimetri.
Per quel che riguarda le varie funzionalità, sui dispositivi è presente un processore a 64 bit di seconda generazione A8, che rispetto al modello precedente garantisce una potenza superiore del 50%: il tutto si traduce in una velocitàche è 84 volte più elevata rispetto al primo iPhone. Tra le tante novità degne di nota, vale la pena di menzionare il nuovo sistema Metal, che assicura la possibilità di eseguire veloci elaborazioni a tre dimensioni.
La batteria, invece, continua a rimanere il punto debole del prodotto (e l’ironia degli utenti dei social network si è già scatenata da questo punto di vista): sarà la stessa dell’iPhone 5S sull’iPhone 6, mentre l’iPhone 6 Plus monterà una batteria dalle prestazioni più efficienti, che permetterà di usufruire di 24 ore di chiamate su 3G, 80 ore di audio, 12 ore di WiFi e LTE e 14 ore di video.
Da notare, tra l’altro, che la fotocamera frontale è stata aggiornata, e che adesso propone un’apertura di f/2,2: rispetto ai precedenti modelli di iPhone, la sensibilità alla luce è migliorata addirittura dell’81%. Naturalmente, uno dei punti di forza di tale funzione continuerà aD essere il riconoscimento facciale delle persone inquadrate.
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