L’USGS è dedicato allo studio di questi fenomeni naturali, alcuni dei quali sono pericolosi per una società moderna e tecnologicamente dipendente“. “Certo – continua il ricercatore – è sempre possibile che qualche nuova e inattesa scoperta sarà fatta in futuro, ma è anche essenziale valutare oggettivamente i dati e le informazioni a nostra disposizione“. Chiunque abbia familiarità con i sistemi meteorologici sulla Terra come la pioggia, il vento e la neve sa che questi parametri possono cambiare nel tempo, così come il Sole può cambiare l’ambiente spaziale che circonda il nostro pianeta. Durante le tempeste magnetiche, ad esempio, il campo magnetico della Terra è insolitamente attivo all’arrivo delle particelle cariche e delle nubi di plasma. Le grandi tempeste solari possono causare gravi danni alle comunicazioni radio, ridurre la precisione dei sistemi GPS, apportare danni ai satelliti in orbita e influenzare le operazioni satellitari, aumentare la corrosione di gasdotti, indurre sovratensioni nelle reti elettriche, causare blackout. Ma possono anche produrre il bellissimo fenomeno delle aurore polari alle alte latitudini, che di rado, raggiungono anche latitudini più meridionali.
Il Programma Geomagnetismo dell’USGS gestisce 14 osservatori in tutti gli Stati Uniti, fornendo misurazioni a terra in tempo reale del campo geomagnetico. Queste misurazioni sono utilizzate per monitorare l’intensità delle tempeste magnetiche generate dal Sole e delle conseguenti interazioni con la Terra. Il Programma ha anche lavorato in cooperazione con le industrie private che sono interessate da tempo allo spazio e all’attività geomagnetica, comprese le società di reti elettriche e le industrie di trivellazioni petrolifere e di gas. Ma sino ad oggi, gli sforzi sono stati vani, dal momento che nessun metodo di previsione è stato mai realizzato, né gli scienziati si attendono di poterlo ultimare nei prossimi anni. Tuttavia, sulla base di dati scientifici, le probabilità possono essere calcolate per terremoti futuri. Ad esempio, i dati a disposizione possono creare delle previsioni non deterministiche per capire quanta probabilità ci sia in un lasso temporale stabilito che un terremoto possa colpire in una determinata area. Nei prossimi 30 anni, ad esempio, è probabile attendersi un terremoto uguale o superiore a magnitudo 6.7 nella baia di San Francisco, nello stato della California, dove la probabilità che l’evento accada è del 99%. Conoscendo questa eventualità, è possibile intervenire per mitigarne gli effetti, agendo sulle costruzioni e rendendole idonee con criteri antisismici. Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters.
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