Come dichiara la stessa Michelle, senza la sua dose quotidiana di sangue non riesce a vivere: si tratta di una passione ai limiti della dipendenza, la mattina, nel caffè, versa una dose di sangue scuro, all’aperitivo nel calice del vino, nelle zuppe o, tocco di stile, nei cocktail.
“Cerco di bere sangue umano ogni volta che posso”, racconta la raccapricciante testimonianza di questa donna, “Ogni persona ha il suo gusto: c’è sicuramente una differenza tra bere il sangue di un uomo e il sangue di una femmina”.
In ogni caso, Michelle non beve il sangue di chiunque, ma di pochi selezionati “donatori”, molto spesso uno dei suoi migliori amici, un compagno o un amante, qualcuno che, come lei stessa afferma, conosca “dentro e fuori”.
La donna non riesce a fare a meno del sangue umano che beve da circa 10 anni e preferisce “succhiarlo” direttamente dalla fonte, nell’episodio trasmesso dalla televisione americana, la vittima dei canini della “real vampire” è Johnny, amico di Michelle da circa due anni.
“Il dolore che sento, in realtà non mi disturba”, racconta Johnny, che pazientemente si sottopone al raccapricciante rito, “Quando mi taglio, mi abituo rapidamente al dolore, sono più concentrato su quello che sta avvenendo, sull’alimentazione, se si vuole”.
“Il sapore del sangue varia da essere vivente a essere vivente, da umano a umano, non solo, dipende anche da che parte del corpo viene estratto”, dice Michelle, “Non mi piace il sangue estratto dal collo, è un cliché, e non deve essere troppo caldo, altrimenti diventa gelatinoso”.
Michelle è una vera intenditrice e come tale diviene pretenziosa quando si tratta della sua linfa vitale, ne ha bisogno, non può farne a meno e senza la sua dose giornaliera diventa irritabile e arrabbiata tanto da non riuscire ad uscire di casa: “Ho bisogno del mio sangue”, evidentemente, ha sviluppato una forte dipendenza psicologica al consumo di sangue.
All’interno dello show è stato intervistato anche un medico che ha consigliato vivamente a Michelle di smettere di bere sangue umano poiché oltre al rischio di incorrere in un’emocromatosi, un overdose di ferro nel sangue, Michelle rischia di contrarre malattie come l’epatite o l’HIV.
Ma a quanto pare, questa reale possibilità non sembra sufficiente a scoraggiare la dipendenza di Michelle, “Ne ho il desiderio come qualcuno che ha voglia di fumare una sigaretta”, racconta Michelle.
Un disturbo simile a quello di Michelle Craves è stato riportato da Megan Gannon su LiveScienze.com, e riguarda un uomo sposato di 23 anni, il cui nome e la città natale non sono stati rivelate nel rapporto pubblicato dal Journal of Psychotherapy and Psychosomatics.
Pare che inizialmente l’uomo abbia cominciato a praticarsi delle incisioni sulle braccia, sul petto e la pancia, per poi raccogliere il suo stesso sangue in una tazza così da poterlo bere.
Michelle un giorno ha raccontato la sua strana dipendenza alla madre, Candace, la quale scoppiò in lacrime dicendole “è disgustoso e strano… anche per te”, ora spera che la figlia si decida ad andare al più presto da uno psichiatra, tuttavia, come lei stessa dichiara, non smetterà mai di amare la figlia, anche se diventa ogni giorno più strana.
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