Si tratta della prima scoperta del genere nel paese latinoamericano.
L’investigatore delle gallerie sotterranee è un piccolo robot di 90 centimetri chiamato Tlaloc II, come il dio atzeco della pioggia.
Dotato di una videocamera e di un braccio meccanico in grado di eliminare gli ostacoli sulla strada, Tlaloc, dopo due mesi di esplorazione, ha trasmesso le immagini di quelle che sembrano essere tre antiche camere situate sotto la piramide della città mesoamericana.
L’obiettivo originario dei ricercatori era quello di scovare la sepoltura degli antichi governanti della città, mai rinvenute finora. “Penso che il tunnel sia un elemento centrale intorno a cui è stato costruito l’intero centro cerimoniale”, ha raccontato Sergio Gomez, uno degli archeologi.
“Si tratta di uno dei luoghi più sacri. Speriamo di poter trovare i resti di coloro che governavano Teotihuacan”. L’auspicio degli esperti è che questa scoperta aiuti a svelare il mistero della struttura sociale di Teotihuacan, di cui si sa ancora molto poco.
Dichiarata patrimonio mondiale delle Nazioni Unite, Teotihuacan raggiunse il suo picco tra il 250 e il 500 d.C., quando la popolazione raggiunse quasi 150 mila residenti, diventando la sesta città più grande al mondo dopo Costantinopoli e Alessandria.
La città ha una superficie di due chilometri quadrati, anche se gli scienziati ritengono che al picco del suo sviluppo, la metropoli abbia raggiunto i 20 chilometri quadrati.
De ilnavigatorecurioso
0 commenti:
Posta un commento