Sembrano ore terribili quelle riguardanti il conflitto in atto nei confini tra Russia ed Ucraina. Il Governo centrale di Kiev ha dato l’allarme per una presunta invasione da parte di un migliaio di soldati russi entrati nei territori più ad est del Paese. I sovietici smentiscono l’accaduto, ma la NATO, invece, conferma l’invasione.
Un fatto che, se confermato, porterebbe all’aggravarsi di uno scenario bellico complessivo già minato dai violenti scontri degli ultimi mesi. I militari di Kiev da una parte, i separatisti filorussi dall’altra sostenuti dall’esercito sovietico. La situazione pare che, di ora in ora, continui ad aggravarsi e così il presidente Poroshenko ha chiesto agli altri Stati membri dell’Europa un incontro d’emergenza.
Non solo: i vertici del Governo di Kiev hanno richiesto a gran voce la mano pesante contro la Russia, rea di continuare un’invasione mimetizzata e un aiuto concreto di forze militari che provengano dai Paesi continentali.
L’Europa, dal canto suo, ha espresso una forte preoccupazione per ciò che sta accadendo nei territori dell’est. L’intervento al momento però è solo verbale: dai vertici di Bruxelles confermano l’appello al Governo e alle milizie russe di fare dietrofront, ma ancora una volta Putin sembra non volerne sapere.
Anche la NATO scende in campo: dal Palazzo di Vetro confermano l’allarme lanciato dal Governo ucraino. Infatti, secondo le dichiarazioni che arrivano da New York, sembrerebbe addirittura superiore il numero degli invasori russi.
Più di mille uomini, armati e coalizzati con i separatisti che sono scesi a patti con le truppe sovietiche: il loro appoggio militare in cambio di armi. Non la pensa così l’ambasciatore Osce russo, Andrey Kelin, che rigetta categoricamente l’accusa proveniente dall’Ucraina e dalla NATO, dichiarando che nessun soldato russo ha oltrepassato i confini nazionali.
Nelle stesse ore in cui rimbalzano da un capo all’altro del pianeta le dichiarazioni istituzionali, a Donetsk la battaglia continua, con uno spargimento di sangue innocente che sembra non avere fine. Solo nelle ultime 24 ore le vittime sono salite a 11, la metà delle persone rimaste ferite negli scontri. Notizie, purtroppo, confermate da entrambi gli schieramenti.
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