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Osservatorio di Tradate: astronomi italiani a caccia di segnali alieni

L'Osservatorio spaziale di Tradate, nei pressi di Varese, ha aperto la “caccia” ai messaggi alieni. Gli scienziati italiani si serviranno di un un sistema rivoluzionario per analizzare i raggi laser provenienti dallo spazio e determinare se siano il frutto di un tentativo di comunicazione da parte di eventuali civiltà extraterrestri.
[Luigi Bignami sul Corriere della Sera]
Il messaggio di E.T. potrebbe arrivare all’Osservatorio Foam13 di Tradate, vicino a Varese.
Qui infatti, ha preso il via un rivoluzionario sistema per cercare messaggi di eventuali civiltà intelligenti extraterrestri: scandagliare il cielo alla ricerca di potentissimi impulsi di raggi laser lanciati da alieni.
Fino a oggi infatti, gli scienziati che cercano segnali di E.T. tra le radiazioni che arrivano dall’Universo, scandagliano il cielo alla ricerca di messaggi radio, utilizzando i radiotelescopi.
Il progetto va avanti da oltre 50 anni e si chiama Seti, da Search for Extraterrestrial Intelligence. Ma nonostante siano stati utilizzati i più grandi radiotelescopi al mondo non è stato scoperto alcun messaggio (anche se esiste un evento, noto come ‘segnale WOW‘, raccolto nel 1977, che lascia qualche dubbio a favore).

Il segnale WOW

“Anche se ciò ci fa sentire molto soli è quasi certo che la situazione cambierà. Poiché, statisticamente, è certo che esistono altre civiltà nell’Universo ed è molto probabile che abbiano inviato messaggi, è necessario avvalersi di tutte le tecnologie esistenti per riceverli”, spiega Claudio Maccone, responsabile del Progetto Seti per l’Italia.
“Fino a oggi non abbiamo pensato al laser perché non avevamo la tecnologia adatta per ricevere gli impulsi. Ora esiste e quindi va utilizzata”, aggiunge Maccone.

Laser

Gli impulsi laser possono essere raccolti sulla Terra anche con un piccolo telescopio e un’adeguata attrezzatura. Così da alcuni anni a questa parte alcune università americane hanno dato vita in modo sperimentale a questa ricerca che ora prende il via anche in Italia, all’Osservatorio di Tradate.
“Abbiamo messo a punto un sistema molto più semplice rispetto a quello americano, con risultati del tutto paragonabili ai loro. E grazie ai costi contenuti vorremmo che si venga a creare una rete italiana di osservatori che faccia capo a noi”, spiega Roberto Crippa, direttore di Foam13.
Come si può capire che un impulso luminoso proveniente dal profondo della galassia è un messaggio alieno e non qualcosa di naturale?

Vita intelligente

“In realtà vi sono stelle fisse che lanciano impulsi luminosi molto intensi: sono le pulsar, ma un segnale che arriva da un pianeta abitato lo si vedrebbe muovere nel cielo in quanto il pianeta stesso ruota attorno alla sua stella, così che il segnale arriverebbe con frequenze leggermente diverse in momenti differenti”, spiega Maccone.
In altre parole, il segnale luminoso verrebbe distorto come il segnale acustico di un’ambulanza al suo avvicinarsi e allontanarsi e questo permetterebbe di capire che è un segnale lanciato da un pianeta e non da una stella. Dove punterà la ricerca dei segnali ottici?
“Dapprima punteremo i telescopi verso le stelle attorno alle quali abbiamo la certezza che vi sono dei pianeti”, spiega Crippa. Ad oggi infatti, sono circa 1.800 i pianeti extrasolari noti che ruotano attorno a stelle relativamente vicine a noi.
Tra quei pianeti almeno una decina possiedono caratteristiche che si avvicinano a quelle terrestri e quindi non è da escludere che vi sia vita anche intelligente. http://www.ilnavigatorecurioso.it/

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