Il coordinamento di movimenti che un anno fa ha organizzato la mobilitazione del 9 Dicembre si sta organizzando nuovamente. In questi giorni gruppi, movimenti popolari, associazioni di tutta Italia stanno dialogando tra loro per fissare una data e organizzare le cose.
Intervista a Danilo Calvani - a cura di Alessandro Raffa di nocensura.com
AR: Un anno fa la protesta partì molto bene, con più di cento presidi in tutta la penisola. Ma dopo pochi giorni sorsero divisioni, che mandarano tutto a monte. C'è stata grande delusione tra i cittadini che presero parte alla protesta.
CALVANI: Capisco la delusione, il primo ad essere rimasto deluso, dopo aver girato l'Italia in lungo ed in largo per organizzare la manifestazione, sono io. Per quella manifestazione ho dato il sangue. Non sapete quante notti insonni ho passato, ho trascurato la famiglia ed il lavoro. Purtroppo tutto è stato rovinato da alcuni elementi che facevano parte del coordinamento con obiettivi diversi da quelli dei cittadini che sono scesi in piazza. Non è un caso che un ex membro del coordinamento pochi mesi dopo si sia fatto ritrarre a braccetto con esponenti politici nazionali, mentre un altro ha preparato il suo partito per cercare di entrare in consiglio regionale. Dicono di voler combattere la casta, ma pare proprio che vogliano entrare a farne parte. Io sono rimasto coerente con i miei principi, di questo credo possiate darmi atto. Io e molti altri italiani che non cercano nessuna poltrona, ma vogliono riprendersi la dignità che gli spetta di diritto. La dignità che la costituzione italiana ci garantirebbe, se fosse applicata. E invece viene calpestata e vogliono smantellarla. Qualcuno pensa che alcuni individui siano stati infiltrati nel coordinamento per rovinare tutto. Questa volta però le cose sono diverse. L'altra volta le persone dei coordinamenti non si conoscevano, questa volta invece ci conosciamo. La parte buona del 9 Dicembre è rimasta unita, e questo permetterà anche di ovviare a pecche organizzative che l'altra volta ci hanno penalizzato.
AR: Eh le divisioni sicuramente hanno influito negativamente
CALVANI: Le divisioni sono state un regalo al sistema, qualcuno crede che sia stato un caso? La protesta era partita con il piede giusto ma il personalismo distruttivo di qualcuno, che ha trovato grande eco sui mass media, Hanno demotivato tutto l'ambiente, hanno rovinato la manifestazione in piazza del Popolo che all'inizio avevamo deciso unitariamente, in accordo con tutti i coordinamenti. Era prevista la partecipazione di più di un milione e mezzo di italiani, secondo fonti delle forze dell'ordine. Tutti i coordinamenti dovevano convergere su Roma, si poteva vincere la partita. E qualcuno molto in alto lo aveva capito, per questo tramite certe pedine hanno fatto in modo che andasse tutto a rotoli. Tutti i presidi si erano svolti pacificamente, ma qualcuno ha voluto seminare il panico, parlare di scontri e violenze che sapevano bene non ci sarebbero stati. Ma in questo modo sono riusciti a rovinare tutto.
AR: I coordinamenti sono ancora attivi?
CALVANI: Centinaia di persone di tutta Italia sono rimaste in contatto tra loro. e' un'ottima base di partenza, molto migliore di quella dell'altra volta. poi ovviamente per la riuscita dell'evento, è necessario che gli italiani escano dalle loro case e partecipino.
I social network sono un ottimo strumento per informare sulle notizie che i media censurano, e per fare rete tra noi, per organizzarci. Ma non possono essere la base della protesta. Non sarà condividendo i link che gli italiani si riprenderanno il loro paese. Gli italiani hanno voglia di reagire, io credo che faremo molto meglio dell'altra volta.
AR: dal punto di vista organizzativo le criticità sono state superate?
CALVANI: Io penso che tante criticità dell'altra volta non siano state casuali, ma cercate dai personaggi di cui si parlava prima. Purtroppo ce ne siamo resi conto solo dopo. CRA e Dignità Sociale curarono la gestione dei gruppi Facebook, e questa fu l'unica parte che funzionò bene. Creammo gruppi per tutti i coordinamenti provinciali, mentre chi doveva pensare ad altre questioni non mantenne gli impegni o fece confusione. Spuntarono tre o quattro siti, la gente non sapeva più a quale dare retta. In quel marasma alcune persone riuscirono a sottrarre al coordinamento il possesso dei gruppi, e intorbidirono le acque. Crearono gruppi non ufficiali per creare confusione tra la gente.
AR: Avete preparato un sito ufficiale?
CALVANI: si. www.coordinamento9dicembre.com - su questo sito troverete tutte le informazioni e presto anche i Link ai gruppi sul territorio per entrare in contatto con il coordinamento della propria zona. Certi errori non saranno ripetuti. E sono convinto che gli italiani faranno la loro parte. Spesso critichiamo gli italiani, ma siamo un grande popolo. Abbiamo una grande dignità, ma non possiamo continuare a sopportare tutto passivamente. Dobbiamo reagire, e credo che i tempi siano maturi
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Coordinamento 9 Dicembre: manifestazioni e blocchi in vista!
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