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Il sindaco di Tokyo ha svelato un segreto che può cambiare il mondo

Nel Giappone si è trovato un alto funzionario, il quale non ha avuto paura di dire la verità riguardante la Russia. Si vuole credere che il funzionario non perderà il suo posto, mentre le sue parole lasceranno nella coscienza dei giapponesi un seme del dubbio: quanto corrisponde alla verità il quadro del mondo dipinto dai mass media giapponesi e occidentali.


Il funzionario – è il sindaco di Tokyo Yoichi Masuzoe. Il segreto che ha svelato ai giornalisti durante la sua visita nella città siberiana di Tomsk, è che il Giappone ha adottato le sanzioni antirusse sotto le pressioni degli USA.
Dire la verità nel Giappone democratico, ma costretto all’obbedienza agli americani, è pericoloso. Così Yukio Hatoyama, diventando nel 2009 primo-ministro, ha riconosciuto apertamente come difetto la dipendenza della politica estera giapponese da Washington e ha invocato a correggere questo difetto. Di conseguenza il premier è rimasto in carica per meno di un anno ed è stato costretto ad abbandonare l’incarico non per l’ultimo a causa di un’inaspettata resistenza degli USA nella questione di trasferimento della base Futemma da Okinawa.
C’è da sperare che le rivelazioni di Yoichi Masuzoe non gli costerà la poltrona del sindaco di Tokyo. C’è da credere che le parole da lui pronunciate a Tomsk sulla dipendenza dagli USA dannosa per il Giappone faranno pensare i giapponesi sul senso reale di ciò che sta accadendo nel mondo e non ciò che stanno inculcando politici e mass media. Compresa la questione legata alle sanzioni contro la Russia.
I giapponesi si indignano perché la Russia avrebbe occupato la Crimea? Il signor Masuzoe invece avrebbe riconosciuto che “la storia di questa penisola è sconosciuta ai giapponese, da noi si conosce poco del perché di un particolare interessamento da parte della Russia della questione. Io vorrei che la parte russa spiegasse di più la sua posizione alla comunità mondiale”. Spieghiamo: non si può parlare di un’occupazione del territorio per secoli appartenuto alla Russia. Nel periodo dell’esistenza dell’URSS la penisola di Crimea è stata illegalmente trasferita sotto la giurisdizione della Repubblica Sovietica Socialista di Ucraina, mentre dopo lo sgretolamento dell’impero sovietico gli abitanti della Crimea sognavano di tornare di nuovo a far parte della Russia. Ciò che è avvenuto.
I giapponesi si indignano che la Russia starebbe combattendo contro l’Ucraina oppure fornirebbe le armi ai separatisti filo-russi? Perfino gli americani però riconoscono che non c’è alcuna prova di tutto ciò. Contro l’esercito ucraino, il governo che ha preso il potere con la forza, sta combattendo la popolazione del Sud-Est che non ha riconosciuto questo potere. Sì che sono aiutati dai volontari provenienti dalla Russia, tra i quali ci sono anche i militari di carriera, compresi quelli delle forme speciali. Anche dalla parte del governo dell’Ucraina però stanno combattendo mercenari professionisti provenienti dagli USA, dalla Polonia e dalla Svezia. Durante la guerra civile in Spagna i volontari sovietici spalla a spalla con gli americani hanno combattuto contro i fascisti (rileggete “Per chi suona la campana” di Hemingway). E anche in Cina contro gli invasori giapponesi. E all’epoca gli USA e l’URSS che erano avversari ideologici non hanno applicato sanzioni a vicenda, ma hanno apprezzato molto questa cooperazione militare mai pubblicizzata.
Perfino ora, quando Vladimir Putin ha proposto un piano reale per la riconciliazione delle parti coinvolte nel conflitto che può portare alla cessazione della guerra civile – proprio della guerra, e non “dell’operazione anti-terrorismo” ora in corso nel Sud-Est dell’Ucraina, – l’Occidente parla della necessità di introdurre nuove sanzioni antirusse.
La crisi ucraina – è soltanto un pretesto per Washington di colpire economicamente la Russia e l’UE che hanno avuto la possibilità di unire i propri spazi economici da Lisbona a Vladivostok, diventando un potente concorrente degli USA. Per nascondere questa verità è stata addossata alla Russia la responsabilità per il caos sanguinario nel Sud-Est dell’Ucraina.
Probabilmente tra poco saranno indicati i veri colpevoli della tragedia ucraina. Lo fa sperare anche la presa di posizione del sindaco di Tokyo Yoichi Masuzoe, il primo tra funzionari altolocati giapponesi che ha avuto il coraggio di dire la verità.
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