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Tre missionarie saveriane violentate e uccise in Burundi

Nuovi atroci particolari sulla morte di Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian. Una decapitata. Due sgozzate da uno squilibrato nella missione di Kamenge. Il cordoglio del Papa

Una strage in Burundi. Tre suore italiane uccise. Oltre ad Olga Raschietti e Lucia Pulici, ritrovate la domenica pomeriggio, è stato rinvenuto anche il corpo di Bernardette Boggian. La notizia viene dalla Farnesina dopo che domenica sera la Diocesi di Parma aveva informato del duplice delitto a Kamenge, nella zona nord della capitale Bujumbura, nella missione Guido Maria Conforti. Le tre religiose sarebbero state violentate e  pare che una si addirittura stata decapitata stando a quanto ha dichiarato Godefroid Benzemana  direttore della polizia del Burundi alla agenzia France Press

Autore del fatto un giovane che  con un coltello ha ucciso le donne, pare in un tentativo di rapina, anche se le autorità sostengono che nessun oggetto sia stato preso dal convento. 

IL CORDOGLIO DEL PAPA - Il Papa, "profondamente colpito dalla tragica morte" delle suore in Burundi, auspica che "il sangue versato diventi seme di speranza per costruire l'autentica fraternità tra i popoli". Lo dice in un messaggio alla superiora delle Saveriane.

PRIMA VERSIONE, POLIZIA: SGOZZATE - Secondo l'agenzia Afp, "un alto responsabile della polizia del Burundi ha spiegato: l'assassino ha sgozzato le suore e si è accanito su una di esse a colpi di pietra. Dopo le prime indagini il furto non sembra essere all'origine del delitto. Siamo alla ricerca da ore di quest'uomo che comunque è stato identificato".

DAL BURUNDI IL CAPO DEI SAVERIANI -
 "Un episodio del tutto inaspettato, un enorme dolore": così padre Mario Pulcini, superiore dei missionari saveriani in Burundi, commenta alla Misna la notizia delle tre religiose saveriane italiane uccise. 

"Verso le 16 di ieri (domenica 7 settembre, ndr) - racconta padre Pulcini - la sorella Bernadetta è venuta nel mio ufficio chiedendo notizie delle sorelle Lucia e Olga che erano rimaste a casa mentre lei e la sorella Mercedes si erano recate all’aeroporto per accogliere le altre sorelle di ritorno in Burundi dal loro capitolo generale a Parma. C’era apprensione soprattutto perché dall’interno della casa non c’erano segnali di vita, tutto era chiuso e con le tende tirate". Anche padre Pulcini ha provato a chiamare le sorelle, ma senza successo. 

"I guardiani del cancello – riferisce Pulcini – non le avevano viste uscire. Esito negativo lo ha dato anche una veloce ricerca nel quartiere presso alcune persone ammalate che le sorelle visitavano soprattutto di domenica. Ero davanti all’entrata con l’intenzione di forzare la serratura quando la porta si è aperta ed è apparsa Bernadetta, sconvolta. Aveva trovato una porta di servizio laterale alla loro casa aperta e, una volta entrate, i corpi senza vita delle sorelle Olga e Lucia".

Sono state quindi allertate le autorità civili, militari e giudiziarie e religiose, si è proceduto ai primi accertamenti e sono iniziati gli interrogatori, soprattutto al personale di casa. 

Nonostante l’accaduto, le religiose della missione hanno deciso di restare a dormire nella loro casa. "Poi questa notte – dice ancora padre Pulcini – le sorelle sono tornate a chiamarmi, temevano che l’aggressore fosse in casa. Quando siamo riusciti ad entrare abbiamo trovato anche suor Bernardetta, senza vita".

DA UNA VITA IN AFRICA- La Pulici, 73 anni, aveva festeggiato recentemente in luglio i 50 anni di Congregazione religiosa. Pulici e Rustichetti hanno sempre operato in Africa. Il convento di Kamenge, dove è avvenuta la tragedia, si trova in un quartiere settentrionale di Bujumbura e sostiene un centro per i giovani fondato dai Saveriani che promuove la convivenza tra etnie diverse. Olga Raschietti, 80 anni, è originaria della provincia di Vicenza.

LA DICHIARAZIONE DELLA SUPERIORA - Un amore sconfinato per la gente di quella terra: le tre suore uccise erano tornate in Burundi nonostante le loro condizioni fisiche non ottime. "Erano tre missionarie anziane con grandi problemi di salute che erano appena tornate in Burundi perchè desideravano tornare dalla loro gente". Lo racconta all'Agenzia Fides suor Giordana, la Direttrice Generale delle Missionarie Saveriane di Parma. La religiosa aggiunge: "Siamo sconvolte e molto meravigliate. La popolazione locale è sconvolta come noi, e la missione è piena di gente che va ad esprimere la loro solidarietà alle religiose".

A Parma, va ricordato, c'è la Casa madre dei missionari saveriani nel mondo. Una struttura che oggi, oltre ad ospitare numerosi religiosi negli ultimi anni della loro vita dopo aver trascorso intere vite in giro per il mondo, comprendeun "Museo cinese e dei popoli lontani" di grande valore . Le missionarie - ordine fondato da Celestina Bottego, della famiglia dell'esploratore e da padre Giacomo Spagnolo - abitano invece in una grande struttura in zona via Sidoli, sempre a Parma.

DOLORE DELLA MOGHERINI- "E' un grande dolore", ha commentato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, "a nome mio e del governo vorrei porgere le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutto l'ordine delle Missionarie di Maria Saveriane". 
"Ancora una volta", ha aggiunto, "assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esistono nel continente africano". "Attendiamo ora che le autorità del Burundi chiariscano quanto accaduto e ci adopereremo per riportare in Italia quanto prima le salme delle due religiose", ha concluso.

COMUNICATO DIOCESI DI PARMA -
 "Le circostanze - spiegava domenica notte un comunicato di don Daniele Bonini - sono ancora oscure: sembra che il loro omicidio sia il tragico esito di una rapina da parte di una persona squilibrata".

Il Vescovo Enrico Solmi, a nome di tutta la Chiesa di Parma, ha espresso la vicinanza e il cordoglio della Diocesi alla Congregazione delle Missionarie Saveriane e ai familiari delle due sorelle affidandole, nella preghiera, al Signore della Vita. "Invita, inoltre, i cristiani di Parma alla preghiera e rivolge agli uomini e alle donne di buona volontà un appello al raccoglimento e all'omaggio verso persone umili, forti, che erano votate al bene di tutti."

PIZZAROTTI: COMMOZIONE E AFFETTO - Sull'assassinio delle tre missionarie saveriane in Burundi, interviene anche il sindaco di Parma: "Il barbaro assassinio di Lucia Pulici, Olga Raschietti e Bernardetta Boggian, consumato in Burundi nella missione di Kamenge, ci lascia costernati e sbalorditi. Queste tre donne straordinarie, che sono partite  dalla casa madre di Parma, armate solo delle loro fede e della volontà di portare aiuto a migliaia di persone, soprattutto di bambini, che vivono in situazione di  miseria estrema, sono state vittime della loro generosità. Il  sindaco e tutto il Comune di Parma le ricordano con affetto e commozione e si stringono idealmente alla comunità delle Missionarie Saveriane, che hanno perso in modo così brutale tre consorelle, nella certezza che la missione continuerà nel nome della civiltà e della carità cristiana che l'ha ispirata".

ROSARIO ALLE 20.45 - Stasera (lunedì) alle 20.45 nella cappella della Casa Madre delle Missionarie Saveriane sarà recitato il rosario mentre martedì alle 18.30 in Cattedrale, il Vescovo di Parma presiederà la celebrazione in suffragio delle
 tre suore scomparse.

http://parma.repubblica.it/

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