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Iraq: miliziani Is decapitano prigioniero curdo e pubblicano nuovo video su Youtube

I jihadisti avvertono il governo autonomo del Kurdistan iracheno che altre esecuzioni avranno luogo se continuerà la cooperazione con gli Stati Uniti

BEIRUT - Ancora un video che mostra la decapitazione di un prigioniero curdo a Mosul, la seconda città irachena in mano ai jihadisti dal maggio scorso. Il filmato, pubblicato su Youtubedagli jihadisti dello Stato islamico, ricorda il recente video della decapitazione del giornalista americano James Foley.

I jihadisti lanciano un avvertimento al governo autonomo del Kurdistan iracheno: altre esecuzioni avranno luogo se continuerà la cooperazione con gli Stati Uniti: un video diffuso dai miliziani dell'Is che operano nella provincia irachena di Ninive mostra un gruppo di prigionieri curdi - in uniforme arancione - che chiedono al presidente regionale Massud Barzani di "mettere fine alla cooperazione con gli Stati Uniti": "Non lasciate che l'America intervenga nella nostra regione, le nostre vite sono nelle vostre mani, ogni vostro errore o imprudenza porterà alla nostra morte".

Successivamente il video mostra un prigioniero circondato da tre uomini vestiti di nero davanti ad una moschea di Mossul, mentre scorrono immagini di incontri fra dirigenti curdi e statunitensi; uno dei jihadisti uccide poi il miliziano curdo, decapitandolo. La decapitazione, compiuta con un coltello come nel caso di Foley, viene mostrata da due angolature e poi l'inquadratura si divide: da una parte si vedono ostaggi e rapitori, mentre dall'altra parte gli incontri di leader curdi con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e con il segretario di Stato americano John Kerry.

Ban Ki-moon contro Is: "Responsabili brutale uccisione di civili". Dure accuse all'azione dell'Is arrivano dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che ritiene gli jihadisti dello Stato Islamico responsabili della "brutale uccisione di civili" nel nord dell'Iraq. "Tutte le principali fedi religiose danno un valore alla pace e alla tolleranza. Per questo motivo sono particolarmente scosso dalle notizie che vengono dall'Iraq della brutale uccisione di civili", ha dichiarato Ban in un intervento pronunciato nel corso di una conferenza dell'Onu a Bali. "Intere comunità - ha precisato il segretario generale - che hanno vissuto per generazioni nell'Iraq settentrionale sono state costrette a scappare o ad affrontare la morte solo per la loro fede religiosa".

Foley fu sottoposto a waterboarding, tortura di Guantanamo
. James Foley fu sottoposto al 'waterboarding', la tortura usata dalla Cia contro i sospettati di terrorismo. Il Washington Post ha rivelato che all'inizio della prigionia il reporter americano sequestrato e in seguito decapitato dagli jihadisti dello Stato islamico subì il trattamento usato negli interrogatori a Guantanamo e altrove dei sospettati degli attentati dell'11 settembre. Insieme a lui, riporta il quotidiano Usa, sono stati torturati almeno altri tre ostaggi occidentali degli islamisti del Califfato che operano a cavallo tra Siria e Iraq. Il waterboarding, simulazione dell'annegamento che si ottiene stendendo uno straccio sul volto e versandovi sopra dell'acqua, fu praticato su Foley "diverse volte". A rivelarlo al Post è stata una fonte venuta a diretto contatto con gli stessi rapitori del giornalista. http://www.repubblica.it/

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