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Alluvione nel Gargano provocata da una “fascia baroclina” nell’Adriatico, e continuerà a piovere…

Come ampiamente previsto, lo spostamento piuttosto lento verso levante del “CUT-OFF” italico, ha prodotto purtroppo una significativa recrudescenza del maltempo sulle nostre regioni adriatiche e su parte del sud peninsulare, dove si sono verificate precipitazioni piuttosto intense, a prevalente sfogo di rovescio o temporale. Difatti, malgrado il lento spostamento dell’associato sistema frontale, ormai occluso, in direzione della Grecia e del mar Egeo, la circolazione depressionaria ha lasciato in eredità una ampia “fascia baroclina”, che dalle regioni nord-orientali si è estesa fino allo Ionio, apportando decise condizioni d’instabilità lungo le regioni adriatiche e il meridione. La “fascia baroclina” è stata caratterizzata dalla separazione di masse d’aria molto differenti fra loro, per temperatura, direzione, grado igrometrico ed elettrico.
g500_004In pratica, l’aria più fredda, temperata continentalizzata, scivolata lungo il bordo occidentale della depressione si è contrapposta alle sostenute correnti dai quadranti meridionali, molto più calde e ben umidificate negli strati più bassi, creando questa estesa area di confluenza che ha innescato diffusi moti convettivi e intense precipitazioni un po’ su tutte le regioni adriatiche, interessando con il “corpo” più attivo proprio il Molise e la Puglia. Lì dove si sono misurate le precipitazioni più rilevanti, con apporti impressionanti, fino ad oltre 330 mm nel nord del Gargano in 24 ore. La “fascia baroclina”, associata alla depressione in fase di spostamento sulla Grecia, persistendo per almeno altre 36-48 ore sul medio-basso Adriatico, lì dove si è inasprita la confluenza fra i freschi venti settentrionali in scivolamento delle coste dalmate, e le umide correnti più meridionali (pre-frontali) che risaliranno verso la Grecia e la Macedonia, ha apportato precipitazioni molto abbondanti che hanno colpito soprattutto la Puglia garganica, dove il “forcing” orografico ha ulteriormente esacerbato la fenomenologia, causando precipitazioni di carattere alluvionate, con cumulate di oltre i 300 mm in un’area ristretta del promontorio garganico.
analyzaAl momento visto la persistenza delle precipitazioni, la situazione più critica si riscontra proprio fra San Marco in Lamis, Borgo Celano, San Giovanni Rotondo e Cagnano Varano, dove ormai il terreno completamente saturo di acqua non riesce più a drenare l’acqua piovana che continua a cadere incessantemente. E così cominciano a crearsi allagamenti e smottamenti. Il traffico automobilistico risulta temporaneamente interrotto anche sulla statale 272, sul tratto”Le Matine”. Bloccato anche il tratto di strada che collega San Severo a San Marco in Lamis e un tratto di strada che collega San Giovanni Rotondo a Manfredonia, nei pressi del bivio. Molti gli interventi richiesti per evacuare persone in difficoltà o in pericolo, e tanti anche gli interventi effettuati in aziende agricole e masserie per portare in salvo persone e animali. Sono state segnalate anche varie frane a Cagnano Varano, Carpino e a San Marco in Lamis. Per un miglioramento significativo gli abitanti dell’area garganica, ed in particolare dei comuni colpiti dalle abbondantissime precipitazioni di queste ore, dovranno pazientare ancora per un po’.
san marco in lamis1Solo da domani mattina la situazione nell’area garganica, cosi come nel resto della regione, comincerà pian piano a normalizzarsi, grazie al lento colmamento del “CUT-OFF”, il quale perdendo parte della sua energia si sposterà in direzione della Grecia, limitando i suoi effetti sulle nostre regioni adriatiche, in termini d’instabilità. Dalla prima mattinata di domani le precipitazioni cominceranno ad attenuarsi in modo deciso, lasciando spazio a maggiori schiarite e rasserenamenti. Ma l’azione destabilizzante del vortice depressionario, ormai proiettato verso la Grecia e l’Egeo, si estinguerà definitivamente solo a partire dal pomeriggio di sabato, allorquando i resti del “CUT-OFF”, ormai in azione alle quote superiori della troposfera per la sola inerzia della circolazione depressionaria, verranno totalmente assorbiti dal flusso principale occidentale che scorrerà nei medi e bassi strati della troposfera.

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