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Il dramma silenzioso dell'anoressia. DOSSIER

Di anoressia sentiamo parlare molto poco: quasi mai. Eppure è un problema che riguarda più persone di quante crediamo, per lo più ragazze giovanissime, anche se negli ultimi anni è stato registrato un aumento dei casi riguardanti maschi.

L'anoressia, nei paesi industrializzati come l' Italia, 8-10 ragazze su 100 tra i 12 e i 25 anni di età soffrono di disturbi del comportamento alimentare, di queste 1-2 nelle forme più gravi. In Italia fanno tre milioni di persone, e nel 90% dei casi si tratta di donne. LEGGI TUTTO

Sono 150/200.000 le ragazze che in Italia soffrono di forme piuttosto gravi di anoressia e bulimia
Queste malattie sono la principali cause di decesso delle donne comprese tra 12 e 25 anni. LEGGI TUTTO

Di seguito proponiamo un po' di informazioni, alcuni video e alcune considerazioni in merito a questo fenomeno, di cui le istituzioni avrebbero il dovere di occuparsi, sia facendo prevenzione che monitorando la ampia comunità "pro anoressia" presente sul web italiano.E invece non lo fanno, e questa mancanza di informazione conduce anche i genitori a sottovalutare il fenomeno. Spesso non è facile accorgersi se il proprio figlio ha di questi problemi, la magrezza, anche eccessiva, viene sottovalutata e associata a qualcosa di positivo, almeno fino a quando non insorgono gravi problemi di salute. Ma a quel punto, talvolta è tardi per rimediare, e la spirale del male travolge le giovani vite, che nonostante siano "pelle e ossa" continuano ostinate a cercare di dimagrire sempre di più.

L'anoressia all'inizio può essere una "scelta", ma in seguito un disturbo diviene un vero e proprio disturbo mentale dal quale non è facile uscire. 

Genitori: tenete gli occhi aperti, se notate comportamenti strani o notate che vostra figlia sta dimagrendo  velocemente. Se desiderate approfondire, leggete "Come accorgersi se tua figlia rischia l'anoressia" -  Il linguaggio del corpo della ragazza anoressica (anoressia restrittiva)

Ragazze: nell'eccessiva magrezza non c'è niente di bello ne tanto meno di seducente. Se desiderate perdere peso, evitate diete drastiche, e rivolgetevi ad un dietologo. Se venite a conoscenza del fatto che una vostra amica segue siti web pro-anoressia o comunque sta cercando di diventare anoressica, molto probabilmente provare a farla desistere servirà a poco. Informate i professori (se siete compagne di scuola) oppure i genitori: farlo non è tradire la sua amicizia, ma dimostrare vera amicizia: farlo significa salvarle la vita, e un giorno vi ringrazierà. La persona anoressica non si rende conto della gravità delle conseguenze di certi comportamenti, è come se fosse "inconsapevole", "accecata", e non informare nessuno significherebbe essere complici della sua rovina.






IL FENOMENO DEI SITI "PRO ANORESSIA":

Sono immagini forti, ma dovremmo farle vedere alle adolescenti, alcune delle quali - più di quante crediamo - desiderano diventare anoressiche; per fortuna spesso non ci riescono, l'istinto di sopravvivenza, la vita ha il sopravvento, ma ci sono anche quelle che riescono nel loro, distruttivo, intento.

Diversi mesi fa per scrivere un'articolo feci un'approfondita ricerca nella galassia dei cosiddetti "blog pro-Ana" (li trovate cercando "pro ana" e altre chiavi su google) e trovai decine e decine di siti, gestiti da ragazzine dai 13 ai 18 anni - ma talvolta persino più giovani - che esaltavano l'anoressia, la propagandavano come una "moda" qualsiasi, come la ricetta per diventare "magre e belle", e più diventano magre e più belle si sentono, ma non gli basta mai. Nemmeno quando sono pelle e ossa.
L'anoressia è un disturbo mentale.

Blog dove ragazzine si scambiano consigli per diventare anoressiche, per vomitare la cena senza farsi scoprire dai genitori, e altro; blog che fanno presa su ragazzine instabili e le motivano ad instradarsi in questo tunnel auto-distruttivo.

L'anoressia per loro diventa "ANA", una sorta di "amica immaginaria" che le assiste nell'autodistruzione: molto famosa è la "lettera di Ana", una sorta di "bibbia" che troviamo su tutti i blog pro-anoressia; (vedi: http://proana4ever-claudia.blogspot.it/2011/03/salve.html)

Le ragazze che cercano di diventare anoressiche hanno squilibri emotivi, sovente problemi familiari, hanno una famiglia poco presente e soffrono di problemi della sfera affettiva. Sono ragazzine deboli, sensibili, che si rifugiano nell'anoressia, nell'autolesionismo, molte si infliggono tagli o altre "punizioni" quando non riescono a mantenere i propositi che cercano di auto-imporsi: diete da 300 calorie al giorno, giusto un biscotto a colazione, qualche foglia d'insalata scondita a pranzo e una mela per cena.

Leggendo quei post, quegli sfoghi, ho provato un gran mal di stomaco, una pesantezza che non vi dico, soffrivo per loro, e veder passare sulla mia 'home' questo video mi ha fatto tornare a mente quelle emozioni, che voglio condividere con voi...

La cosa TRISTE è che lo stato è ASSENTE;
lo stato pronto a dispiegare 10 poliziotti per uno spinello, quando una adolescente si auto-distrugge con l'anoressia sta a guardare, le autorità sanitarie intervengono quando si presentano ai medici bambine scheletriche, malnutrite, con una serie di disturbi non indifferenti.

EPPURE RINTRACCIARE GLI AUTORI DI QUEI BLOG E COLORO CHE COMMENTANO, per avviare un'indagine con l'assistenza sociale, SAREBBE FACILE: quando si tratta di rintracciare un cittadino che manda affanculo un politico, lo rintracciano subito... Ma non quando si tratta di salvare delle bambine, evidentemente.

Blog che NON VENGONO NEMMENO CHIUSI, talvolta mi sono imbattuto in blog che esistono da 7, 8 anni (si vede dall'archivio articolo e dalla data dei commenti) alcuni aggiornati costantemente, altri abbandonati. Ovviamente vengono utilizzati anche i social network; Facebook, Twitter (hashtag #proana) e istangram, che qualcuno lo ha definito "il quartier generale" delle pro-ana, dove pubblicano e commentano foto di corpi magrissimi e indesiderabili come fossero belli e seducenti.

Le ragazze che sono riuscite a raggiungere il loro oscuro scopo pubblicano le loro foto, senza mostrare la faccia esibiscono una magrezza estrema come un risultato, una vittoria. Ricordo ancora il blog di una ragazzina che raccontava le pressioni che "subiva" dai familiari e dai medici per guarire: pressioni che lei viveva come soprusi, incentivata da una pletora di commentatrici che solidarizzavano con lei, istigandola a proseguire su quella strada di morte...

CHE TRISTEZZA!

Alessandro Raffa per nocensura.com

http://www.mondotemporeale.net/

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