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Violente piogge alluvionali travolgono diverse aree del Pakistan, accumuli di oltre 340 mm in 24 ore

Nel mese di Agosto, l’ulteriore salita dell’ITCZ e del ramo principale del “getto sub-tropicale”, a nord dell’Himalaya, spostando verso le distese steppiche dell’Asia centrale la fascia anticiclonica sub-tropicale facente capo alla Cella di Hadley, hanno di conseguenza favorito la graduale affermazione verso il nord dell’India dell’”Easterly Jet Stream” (la famosa “corrente a getto orientale” che domina sull’area tropicale). Questa sostituendosi al ramo più meridionale del“getto sub-tropicale”, spostatosi a latitudini più settentrionali, tende ad inasprire notevoli divergenze, scorrendo sopra il flusso dai quadranti occidentali, legato al Monsone di SO, che domina nei medi e bassi strati. Queste divergenze, tra l’”Easterly Jet Stream” in quota ed il flusso monsonico nei bassi strati, coadiuvate da aree di profonda convenzione, spesso favoriscono la formazione di circolazioni depressionarie tropicali, più o meno organizzate, che dal golfo del Bengala tendono a spostarsi verso gli stati dell’India centrale e settentrionale, dove apportano forti precipitazioni convettive, per poi successivamente spostarsi verso ovest, proseguendo in direzione del mar Arabico e del Pakistan meridionale.
Lightning bolts (IMGP2625crop)Sono proprio queste depressioni tropicali, meglio note con il termine di “depressioni monsoniche” (“monsoon lows”) a causare le piogge torrenziali che caratterizzano il Monsone estivo sull’Asia meridionale. Le “depressioni tropicali monsoniche” sono analoghe alle comuni depressioni tropicali classiche, con l’unica differenza di presentare una struttura molto più grande, di dimensioni più similari ad una depressione extratropicali. Come le depressioni tropicali comuni le “depressioni monsoniche” si contraddistinguono da una accesa attività convettiva che ruota attorno ad un minimo barico al suolo ben definito che produce una intensa ventilazione ciclonica, con correnti che possono superare la soglia dei 60-70 km/h. Una volta originate, avvicinandosi alla terra ferma, cioè l’India, possono generare piogge molto forti ed eventi alluvionali. Tipicamente, 6-7 “depressioni monsoniche” si formano ogni estate sul golfo del Bengala e proseguono verso l’India e alle volte in direzione del Pakistan meridionale, riescono a scaricare forti precipitazioni. Sono proprio queste depressioni le responsabili delle piogge torrenziali che accompagnano il Monsone estivo. Nei giorni scorsi il passaggio di una “depressione monsonica”, che dall’ovest dell’India si è spinta verso l’est del Pakistan, ha prodotto piogge di carattere torrenziale che hanno travolto l’intera provincia del Punjab, inclusa la sua capitale Lahore, dove almeno 25 persone hanno perso la vita.
016996877_30300Le precipitazioni hanno potuto irrorare i territori semi-desertici del Rajasthan ed il Punjab. Le immagini satellitari confermano la presenza di una vasta area di convezione organizzata, con una lunga striscia di nubi cumuliformi e“Clusters temporaleschi” che dal mar Arabico si estende in direzione della penisola indiana e del golfo del Bengala, dove anche nei prossimi giorni sono previste precipitazioni intense che riguarderanno gran parte degli stati dell’India meridionale e centrale, il Bengala occidentale. La profonda “depressione monsonica” insistente sull’India occidentale è responsabile dell’ondata di maltempo che da giorni insiste su diverse regioni del Pakistan, caratterizzata da forti piogge e temporali. Le forti precipitazioni, che da più giorni stanno colpendo alcune aree del Pakistan orientale e meridionale, sono da attribuire all’umido flusso marittimo del “Monsone di SO”, aspirato dal caldo mar Arabico dalla circolazione depressionaria. Nella giornata di ieri forti temporali, caratterizzati da vari “Clusters temporaleschi”, hanno scaricato intensi rovesci di pioggia, accompagnati da una forte attività elettrica su diverse zone del Pakistan orientale, poco lontane dal confine indiano.
alluvione-pakistan-3Localmente i fenomeni precipitativi sono risultati molto forti, tanto da provocare veloci inondazioni ed esondazioni di corsi d’acqua. Le forti precipitazioni, causate dall’intensa attività convettiva sprigionata dalla circolazione depressionaria in quota, carica di vapore acqueo aspirato dalle calde acque superficiali del mar Arabico settentrionale (le cui temperature superano i +28°C), sono riuscite a scaricare accumuli pluviometrici davvero impressionanti. Su cui spiccano i 340 mm caduti in sole 24 ore a Sialkot, e i 205 mm di Jhelum. Notevolissimi anche i 195 mm accumulati ieri in sole 24 ore all’aeroporto di Islamabad, la capitala pakistana, e 189,2 mm di Lahore, dopo una intera giornata di piogge e veri e propri diluvi monsonici ininterrotti. Purtroppo i terreni non hanno retto all’ingentissimo carico d’acqua. Incapaci di smaltire tutta quest’acqua, i terreni ormai zuppi, non hanno retto. Si sono così prodotti vasti allagamenti, mentre diversi fiumi, ingrossati dall’ingente carico di piogge caduto in poco tempo, hanno rotto gli argini naturali, riversandosi sulle città limitrofe.
201409050216230160101Il dipartimento meteorologico pakistano, già da ieri, ha lanciato un allarme sui margini dei fiumi ormai “eccezionalmente alti” e a rischio esondazione. A causa delle piogge battenti e dei rovesci temporaleschi il cedimento di un edificio ha originato un cortocircuito elettrico che ha provocato la morte di 16 persone a Lahore. Altre morti si sono registrate nelle città di Sialkot and Gujranwala, dove le principali strade si sono trasformate in veri e propri fiumi in piena. Nei prossimi giorni l’aria umida sospinta dagli umidi venti meridionali monsonici continuerà a rendere l’atmosfera molto instabile, agevolando la formazione di intensi annuvolamenti cumuliformi che potranno scaricare nuovi forti rovesci e piogge intense tra il Pakistan orientale e l’India occidentale. Qualche pioggia, probabilmente, riuscirà ad interessare pure l’arido deserto del Rajasthan e altre aree dell’India occidentale, prima del ritorno della stagione secca, a fine Settembre.

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