69 combinatii pe tastatura care iti usureaza munca. E bine sa le stii!



Buna ziua, in urma publicarii articolului 15 metode de a cauta in google , am hotarat sa public si combinatii pe tastatura, care te ajuta sa lucrezi mai repede!

p.s. nu fi egoist, ai aflat tu – distribuie prietenilor! Multumesc

In Windows:

Ctrl+C – copiere.
Ctrl+N – crearea unui nou document.
Ctrl+O– deschide.
Ctrl+S – salvează.
Ctrl+V – inserează.
Ctrl+W – închide fereastra.
Ctrl+X – taie.
Ctrl+Y – repetă acțiunea anulată.
Ctrl+Z – anulează ultima acțiune.
Ctrl+Home – reîntoarcere la începutul documentului.
Ctrl+End – revenire la sfârșitul documentului.
Windows+E – deschide browserul Windows (Explorer).
Windows+D – închide toate ferestrele, accesează desktopul sau restabilește toate ferestrele.
Windows+U – deconectează computerul.
MS Word:

Ctrl+Space – șterge formatarea din spațiul selectat. Schimbă formatul textului scris.
Ctrl+0 – schimbă intervalul între aliniate.
Ctrl+1 – plasează un interval obișnuit între rânduri.
Ctrl+2 – plasează un interval dublu între rânduri.
Ctrl+5 – plasează un interval de 1,5 între rânduri
Alt+Shift+D – inserează data actuală.
Alt+Shift+T – inserează ora actuală.
MS Excel:

F2 – deschide fereastra și permite redactarea.
Ctrl+space – alege coloana.
Ctrl+Enter — inserarea în coloană a datelor.
Shift+space – alege rândul.
Ctrl+Home – mutarea la începutul documentului, celula A1 devine activă.
Ctrl+Page Up – mergi la pagina următoare.
Ctrl+Page Down – mergi la pagina anterioară.
Google Chrome: [the_ad id=”98″]

F11 – deschide fereastra pe întreg monitorul, pentru a reveni la normal, reapeși F11.
Alt+Home — deschide pagina HOME.
Backspace sau Alt+săgeata stângă – întoarcerea la pagină anterioară, conform istoriei.
Shift+Backspace sau Alt+săgeata dreaptă – deplasarea în pagina următoare conform istoriei.
Ctrl+Shift+Delete – deschide pagina „Șterge istoricul”.
Ctrl+Enter – adaugă www. înaintea scrii adresei și .com după(prin urmare google devine www.google.com).
Ctrl+Shift+N – deschide o fereastră în modul incognito.
Ctrl+Tab sau Ctrl+Page Down – deschide un nou tab.
Ctrl+Shift+Tab sau Ctrl+Page Up – trecerea la tab-ul anterior
Ctrl+Shift+T – din nou, deschide pagina accesată anterior.
Ctrl++ (plus) – zoom +.
Ctrl+– (minus) — zoom – .
Ctrl+0 – redă paginii zoom-ul standard (100%).
Ctrl+D – salvează pagina în bookmarks.
Ctrl+F sau Ctrl+G – deschide fereastra de căutare.
Ctrl+H – deschide pagina cu istoric.
Ctrl+J – deschide pagina cu descărcări.
Ctrl+N – deschide o fereastră nouă.
Ctrl+P – permite imprimarea paginii deschise.
Ctrl+R sau F5 – face refresh paginii.
Ctrl+S – salvează pagina deschisă.
Ctrl+T – deschide un nou tab.
Mozila Firefox:

F5 – face refresh paginii.
Shift+space – derulează pagina în jos.
Alt-Home – deschide pagina HOME.
Ctrl+Shift+T – din nou deschide un tab.
Ctrl++ (plus) – zoom +.
Ctrl+- (minus) — zoom -.
Ctrl+D – salvează pagina ca marcaj.
Ctrl+F – deschide căsuța de căutare a textului.
Ctrl+T – deschide o fereastră nouă.
Gmail:

Tab+Enter – expediază o scrisoare.
A – trimite un răspuns tuturor.
C – scrie o nouă scrisoare.
F – redirecționează scrisoarea.
N – deschide următoarele scrisori din listă.
P – deschide scrisorile anterioare din listă.
R – scrie răspuns la scrisoare.
G+C – deschide agenda contactelor.
G+I – deschide mapa scrisorilor primite.
Ctrl+S – salvează scrisoarea ca ciornă.

Su Facebook arriva il pulsante “Non mi piace”


Zuckerberg lo ha annunciato durante un meeting nella sede del social network. Ma il pulsante non servirà a esprimere un parere negativo

Non potete ancora cliccarci sopra, ma il pulsante “Non mi piace” arriverà su Facebook. A volerlo è Mark Zuckerberg, fondatore e Ceo del social network, che nell’ultima sessione di Q&A nel quartier generale di Menlo Park ha rivelato che l’azienda sta lavorando alla nuova funzione: «Ci chiedete da tempo di introdurre il pulsante “Non mi piace” e abbiamo deciso di ascoltarvi» ha detto Zuckerberg, per poi confermare che «stiamo lavorando per soddisfare le esigenze dei nostri utenti».

Ci vorrà del tempo, non tanto perché sia complicato aggiungere un tasto speculare all’attuale “Like” ma perché Facebook non vuole dare ai suoi utenti uno strumento per esprimere giudizi negativi: il nuovo pulsante, infatti, servirà a esprimere empatia e vicinanza per quei post che veicolano un messaggio per il quale il “mi piace” rischierebbe di essere fuori luogo, come quando leggiamo notizie di tragedie e incidenti, o anche solo quando i nostri amici annunciano la fine di una relazione sentimentale.

http://www.mondotemporeale.net/2015/09/su-facebook-arriva-il-pulsante-non-mi.html

7 motivi per cui Facebook ci rovina la vita

Facebook ha migliorato la nostra vita o l'ha peggiorata?
Questa non è una domanda dalla risposta così scontata se ci si pensa bene, perchè se da un lato ha favorito le comunicazioni con i nostri amici anche lontani, dall'altro ci sta anche rovinando la vita, tenendoci con la testa china sullo smartphone in ogni momento a guardare cosa fanno gli altri, pensando a cosa pubblicare per farci notare.
Sul sito americano Mashable è stato pubblicato un bell'elenco semi serio su come Facebook ci rovinato la nostra vita invece di migliorarla, in 10 modi su cui vale la pena riflettere.

1) Nessuno ci fa più gli auguri di compleanno di persona
Fino a qualche tempo fa, prima di Facebook, il compleanno di un amico era sempre un occasione per fargli una telefonata (o almeno inviargli un SMS) anche per sapere come sta.
Oggi, con Facebook, gli auguri per il compleanno sono un messaggio automatico sul profilo dell'amico, spesso impersonali, sicuramente molto veloci.
Alla fine chi compie gli anni sarà soddisfatto non tanto per la qualità degli auguri ma per la quantità di amici che hanno cliccato il pulsante.
Lo stesso vale per altri eventi festosi come il Natale, fidanzamenti, promozioni a lavoro e qualsiasi altra occasione di festa.
E' vero che grazie a Facebook si ha l'occasione di fare gli auguri anche a persone che non vediamo mai o che nemmeno conosciamo.

2) Facebook ci fa litigare e fa uscire il peggio di noi
Quando si parla di argomenti scottanti come la politica, la religione o altri temi sociali, un conto è parlarne di persona in discussioni anche accese, ma mai polemiche, altro invece è parlarne con messaggi su Facebook, dove è facile offendere gli altri e dove si scoprono orientamenti e pensieri che mai ci saremmo aspettati dai nostri amici.
Un altro motivo di contrasto può venire dal mancato, ma aspettato commento o "mi piace" da parte di un amico che ci fa sentire "snobbati".

3) Invidia per lo stile di vita degli altri
Il vero motto di Facebook dovrebbe essere "l'erba del vicino è sempre più verde".
Tutti i nostri amici fanno viaggi meravigliosi, lavorano poco, hanno case stupende, vanno sempre a cena fuori, stanno sempre in giro a divertirsi e sono sempre ben conciati.
Non c'è nulla da fare, anche se quello che si vede su Facebook non è la realtà, quel brutto sentimento umano che è l'invidia diventa tanto naturale e quasi spontaneo.

4) I nostri film preferiti, i libri e gli show televisivi sono rovinati
Si va al cinema a vedere un film, ne usciamo contenti perchè ci è piaciuto, poi apriamo Facebook per vedere cosa dicono gli altri e scopriamo critiche che non ci sarebbero mai venute in mente, a volte cosi ben argomentate da farci anche cambiare idea.
Per non parlare di quando si aspetta di vedere la prossima puntata del nostro telefilm già visto e qualcuno che l'ha già vista lascia su Facebook un bel commento che ci rovina tutta la suspance.

5) Dieta rovinata
Le foto dei piatti cucinati dagli amici è una delle cose più frequenti che capita di vedere su Facebook, dove sembra che le persone mangino cibo cosi buono e speciale da rendere impossibile qualsiasi tentativo di dieta.

6) Pensavo che erano tipi forti e invece guarda che fine hanno fatto!
Se è vero che, visto Facebook, si può provare invidia verso qualcuno, è anche vero che per qualcuno si può davvero provare delusione vedendo quanto invece è noioso nei suoi pensieri.
Magari era un ragazzo che ci piaceva tanto qualche anno fa oppure il collega di lavoro che sembrava un vincente e degno di stima, che invece su Facebook mostra tutta la sua pochezza.

7) Ti rendi conto di quanto sei noioso.
Guardando quanto è noioso chi pensavamo fosse un tipo forte, può farci pensare al fatto che forse anche noi non siamo poi così divertenti.
COme ci rimaniamo quando pubblichiamo un pensiero o una battuta di spirito e nessuno commenta o fa un "mi piace"?
E se questo succede spesso? forse gli altri ci ignorano?
Non è sicuramente qualcosa che fa piacere.

8) Sindrome dell'esclusione
Quindi i nostri amici sono andati a cena fuori insieme e, dalle foto pubblicate, sembra si siano davvero divertiti.
Siamo contenti per loro, ma perchè noi non siamo stati chiamati e invitati a uscire?
Alla fine la "rosicata" su Facebook è sempre dietro l'angolo e, a conti fatti, può darsi che gli amici persi siano più dei nuovi amici.

9) Tra bufale, pubblicità e truffe, non si sa più a cosa credere.
Ogni giorno capita che qualche amico condivide notizie molto forti, strane o incredibili, che infatti poi si rivelano bufale.
Nello stesso tempo le pubblicità, ben occultate in mezzo ai post normali, ci mostrano metodi infallibili per perdere peso, avere denti più bianchi, trovare la ragazza o trovare lavoro.
Alla fine si finisce col pensare dubbia ogni cosa, vanificando l'obiettivo di Facebook di essere un canale di informazioni attendibili.

10) Quanto tempo perso
L'utente medio americano trascorre 40 minuti al giorno su Facebook e, secondo me, quello italiano anche di più.
Tutto tempo a leggere notizie forse fasulle, a guardare foto e commenti degli amici che ci fanno solo innervosire, a pensare qualcosa di valido o divertente da scrivere.
Prima di mangiare si fa la foto al piatto, prima di festeggiare si fa la foto di gruppo e durante le vacanze, invece di riposarci, facciamo foto da mostrare agli altri.
Alla fine è tanto il tempo perso che poteva essere buono per dormire, lavorare, leggere un libro o fare altre attività sicuramente più produttive.

http://www.mondotemporeale.net/2015/09/ecco-come-facebook-sta-rovinando-le.html

Apple svela gli iPhone 6S e 6S Plus con tecnologia 3D, nuova Apple Tv e iPad Pro. Tim Cook: "Cosa è cambiato? Tutto"

Così l'amministratore delegato ha annunciato i nuovi prodotti del gigante di Cupertino. Le novità partono dal multi-touch con 3D Touch che rileva la pressione del dito e per ogni app attiva opzioni differenti: ad esempio, con la fotocamera si può scegliere subito l’opzione selfie. Le altre news della Mela parlano delle 10.000 app per smartwatch, che avrà anche una applicazione utile ai medici per tenere sotto controlla salute dei pazienti, e della tv che si controlla a voce con Siri

Positiva prima dell’inizio dell’evento, la Borsa ha portato il titolo Apple in negativo alla chiusura della presentazione al Bill Graham Civic Auditorium di San Francisco. Eppure le novità, anche se è mancato il classico “one more thing”, non sono mancate a partire dall’iPhone presentato nelle due nuove versioni 6s e 6sPlus. Il prezzo è uguale a quello della versione precedente (a partire da 199 e 299 dollari), ma il 6s è uno smartphone competamente diverso. Il ceo di Apple ha spiegato infatti che “nei nuovi iPhone l’unica cosa che abbiamo cambiato è… tutto”. Le novità partono dal multi-touch con 3D Touch che rileva la pressione del dito e per ogni app attiva opzioni differenti. Per fare un esempio con la fotocamera si può scegliere subito l’opzione selfie.

Pick e Pop entrano a fare parte del vocabolario dell’iPhone. Con il primo schiacciando si attiva lo zoom, mentre il secondo lancia il pop up. Queste funzionalità servono anche per le mail. Schiacciando, un messaggio viene fuori sullo schermo, mentre quando si rilascia torna a posto.

I display sono sempre da 4,7 e 5,5 pollici, ma il vetro è più resistente e ai colori classici è stato aggiunto il rosa gold alluminio. Secondo Apple, il chip utilizzato dal Melafonino è il più veloce mai visto in uno smartphone. L’A9 è fino al 70% più veloce dell’A8 e e migliora la grafica fino al 90%.

Come previsto arriva anche la nuova fotocamera. E’ la iSight con 12 Mp e il 50% di pixel in più rispetto a quella precedente. La fotocamera anteriore invece è di 5 Mp. La novità arriva dalla presenza del 4k. L’iPhone infatti è in grado di girare i video in 4k con 8 milioni di pixel per ogni frame.

Passi avanti anche dal punto di vista della connettività con Lte advanced e wi-fi due volte più veloci di quelli attuali. La curiosità è rappresentata dalla app che permette la migrazione da Android a iOs.

L’arrivo del nuovo modello fa scendere i prezzi dei vecchi. Negli Usa il 5s è gratuito con due anni di abbonamento e il 6 sarà venduto a 99 dollari. Apple però lancia negli Usa, e poi nel resto del mondo, l’iPhone upgrade program da 32 dollari al mese per chi cambia lo smartphone della Mela ogni anno.

Il debutto è previsto per il 25 settembre in 12 Paesi, ma in Italia arriverà più tardi forse il 2 ottobre.

Le altre news della Mela parlano delle 10.000 app per smartwatch che avrà anche una applicazione utile ai medici per tenere sotto controlla salute dei pazienti. I dati principali saranno infatti tramessi in tempo reale.

Poi c’è l’iPad Pro con display da 12,9 pollici e 5,6 milioni di pixel. Venduto al prezzo di 949 dollari per la versione solo wi-fi e 1079 per quella wi-fi+Lte, il tablet ha anche una tastiera aggiuntiva (169 dollari), la penna che Steve Jobs aborriva (Pencil, 99 dollari) è 1,8 volte più veloce dell’Air 2, dieci ore di durata della batteria e quattro speaker.

Lo spessore è di 6,1 mm e il peso leggermente inferiore ai 700 grammi.

Infine, Apple tv che si controlla a voce con Siri e con un comando touch. A Siri basta chiedere cosa si vuole vedere e lui la trova sui servizi disponibili, ma si può anche domandare il risultato di una partita mentre si sta vedendo un film oppure arrestarlo e fare tornare indietro il film.

Anche qui ci sono alcune app già pronte come Disney Infinity, Guitar Hero, AirBnb e molte altre ne arriveranno visto che Apple sostiene che sia abbastanza facile sviluppare per Tv Os il sistema operativo della Melatv. Il prezzo varia da 149 a 199 dollari, ma l’Italia difficilmente sarà terra di conquista per la Tv di Cupertino.

http://www.ilfattoquotidiano.it/

Video porno su Facebook, attenzione al nuovo virus sul social network

di Matteo Acitelli
Video porno su Facebook, attenzione al nuovo virus sul social network
Negli ultimi giorni sta facendo il giro di Facebook una nuova minaccia in grado di compromettere computer, smartphone e tablet degli utenti.
Negli ultimi giorni sta facendo il giro di Facebook una nuova minaccia in grado di compromettere computer, smartphone e tablet degli utenti. Sono sempre di più le persone che attraverso il social network di Mark Zuckerberg si ritrovano taggati in strani video, per la maggior parte pornografici. Si tratti di un nuovo “virus porno” che si sta diffondendo attraverso Facebook, cliccando sul link del finto video porno si rischia di infettare il proprio dispositivo con un virus in grado di compromettere i dati sensibili.
Questa minaccia è molto potente, oltre a colpire il computer della vittima che clicca sul filmato, il virus è in grado di diffondersi anche attraverso la chat se si scambiano messaggi con un amico che è stato già colpito da questa minaccia e può colpire anche i dispositivi mobile. Per evitare di essere colpiti dal virus di Facebook è sufficiente evitare di cliccare link anomali e verificare sempre la fonte. I link condivisi attraverso il social network di Zuckerberg mostrano sempre la fonte, se il sito linkato ha un indirizzo web strano il consiglio degli esperi è quello di evitare di cliccare e condividere questa tipologia di contenuti. Inoltre, per aumentare la sicurezza del proprio account Facebook, è consigliato limitare l’accesso ai giochi e alle altre applicazioni presenti sulla piattaforma perché possono nascondere pericolosi malware.
Nel caso in cui si ricevono strani messaggi con link da un vostro amico o vi ritrovate taggati su un contenuto inaspettato, prima di cliccare è consigliabile chiedere conferma al mittente del messaggio. Infine, se siete già stati colpiti dal virus, il consiglio è quello di modificare la password di Facebook e avvertire i propri contatti che il vostro account è stato violato, evitando così di diffondere ulteriormente la minaccia.

Questa tipologia di virus non è una novità su Facebook, attraverso la pagina dell’Agente LISA, già ad inizio anno la Polizia di Stato ha diffuso una comunicazione per informare tutti gli utenti iscritti al social network del pericoloso virus: “Vi ritrovate taggati in un video o in una foto da un vostro amico (si tratta quasi sempre di pornografia) solo che il vostro amico non ne sa nulla e se, incuriositi, cliccate sul link, il vostro pc sarà infettato da un virus. Si tratta di un programma malevolo che si insinua nel computer e tra i vari effetti può carpire anche i dati sensibili. Questo virus, inoltre si può trasmettere da contatto a contatto, ad esempio si può insinuare nella chat, quindi se chattate con un amico “infetto” potreste essere infettati anche voi. Fate attenzione poi anche agli smartphone, perchè si può diffondere anche sui telefonini”.

Come difendersi dal virus
Innanzitutto evitate di cliccare su link che vi sembrano strani (possibile che un mio amico mi tagghi in un video porno sulla mia bacheca?). Installate un buon antivirus aggiornato. E usate il passaparola con i vostri contatti di Facebook. Una buona idea è quella di scrivere un post sulla vostra bacheca dicendo a tutti gli amici che non avete taggato nessuno su video o foto e di non aprire link inviati a vostro nome perché si tratta di un virus. Oppure condividete questo post. Pochi accorgimenti che sicuramente basteranno a salvaguardare il vostro computer.

http://www.mondotemporeale.net/2015/09/video-porno-su-facebook-attenzione-al.html
http://sapereeundovere.com/

Google X: Come Google controlla le nostre vite

La morte, i droni, le auto senza conducente. Google sembra espandere la propria area di influenza al di là d’Internet in ogni aspetto della nostra vita. Ma che cosa vuole fare esattamente Google e quali vantaggi dovrebbero avere le persone?
Negli USA ci sono due edifici su sponde opposte. È lì che Google sta preparando i suoi ambiziosi piani per il futuro prossimo.
Ma ad un chilometro dal più conosciuto campus della Google di Mountain View (California), c’è un laboratorio di ricerca gigantesco per progetti segreti chiamato Google X. “In realtà questo laboratorio non è tanto segreto” spiega Oliver Burkeman in un suo articolo pubblicato sul 'The Guardian'. Grazie alla stampa specializzata in tecnologia sappiamo che quello è il regno del cofondatore di Google: Serguéi Brin. Lì supervisiona lo sviluppo di auto senza conducente, piccoli droni in grado portare pacchetti senza dover atterrare, palloni gonfiati ad elio per portare Internet 3G nelle parti più remote del mondo, turbine volanti senza equipaggio per raccogliere l'energia eolica d'alta quota, Google Glass, con lenti sempre migliori per la visione di video e per connettersi ad internet in modo perfetto così da poter alienare la maggior parte degli utenti. Ma esiste un altro edificio che mantiene un “profilo basso” e si trova in Massachusetts Avenue 25, a Washington DC. In questo edificio da Luglio ha sede la “sezione politico-lobbistica” di Google che conta 110 impiegati agli ordini di Susan Molinari, un’ex deputata Repubblicana di New York. 10 anni fa, quando Google entrò in borsa spese solo 180 mila dollari in attività di lobbying, mentre fino ad agosto di quest'anno, secondo il Wall Street Journal, ha già speso 9,3 milioni di dollari, diventando la seconda più grande società privata piazzandosi davanti a società appaltatrici della difesa come Lockheed Martin e superata solo dalla Dow Chemical. Facebook e Microsoft spendono molto meno. I politici di Washington sono spesso invitati a grandi cene organizzate dai lobbisti e ricevono contributi elettorali da coloro che rappresentano. Nel primo semestre di quest'anno, Google, ha “donato” 1,1 milione di dollari per i candidati politici negli USA. Ma Google va ben oltre. Se siete, per esempio, un legislatore dell'Illinois e state pensando di vietare l’uso dei Google Glass durante la guida, potreste essere contattati dai lobbisti di Google per discutere la questione. Se siete in grado di influenzare la legislazione delle auto senza conducente sarete sicuramente invitati a fare un giro su una di queste vetture. Squadroni di lobbisti di Google si aggirano per Bruxelles e Berlino (teatro di molte battaglie con il governo tedesco per la tutela della privacy), e in molte altre città, come Londra, dove la squadra è guidata da Sarah Hunter, una degli ex assessori di Tony Blair. Ma cosa vuole Google? Questo livello di attività politica è insolito per una società di tecnologia che, visto da un punto di vista semplicistico, è una società di pubblicità con un enorme successo, dal momento che il 90% del loro reddito, circa 52.000 milioni di euro nel 2013, proviene da annunci pubblicitari che appaiono quando si esegue una Ricerca, ha dichiarato Burkeman. Ma poi ci sono auto senza pilota e droni. E poi c'è un progetto in cantiere per la raccolta di sangue, saliva e urine di centinaia di volontari anonimi per cercare di prevedere il rischio di attacchi di cuore e altre malattie che minacciano la vita umana. E Calico, un’azienda che si occupa di biotecnologia fondata da Google, mira, secondo le parole del Time, a "risolvere il problema della morte." Forse è il momento di prestare maggiore attenzione alle premesse dei creatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, che fin dall'inizio dichiaravano che la missione di Google era "organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili." La chiave di lettura è che in quella frase non vi è alcun riferimento a Internet. In un certo senso, ogni persona, ogni oggetto, ogni pensiero, ogni cervello, tutto ciò che ognuno fa in ogni momento è “informazione”. Page e Brin avevano avvertito il mondo cosa stava progettando Google. La gente semplicemente non ha preso così alla lettera le loro parole, ancora. Fonte: http://actualidad.rt.com Link: http://actualidad.rt.com/sociedad/view/141185-internet-google-controlar-vidas 29.09.2014 Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di LUIGI FABOZZI Come Don Chisciotte http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13998


WhatsApp, imminente l’arrivo delle chiamate vocali

Sarebbe imminente l’arrivo delle chiamate vocali su WhatsApp, novita’ annunciata dai creatori della chat all’ultimo Mobile World Congress di Barcellona. Secondo quanto scoperto dal sito Ndtv Gadgets, con l’aggiornamento dell’app per iOS, il sistema operativo su cui girano gli iPhone, agli utenti che non lo hanno gia’ fatto viene chiesto di abilitare l’accesso al microfono proprio per poter fare telefonate via internet. Nel messaggio ‘pop up’ che compare agli utenti di iPhone e iPad si legge: ”WhatsApp richiede l’accesso al microfono per inviare messaggi vocali, registrare video con il sonoro e ricevere chiamate vocali”. Con le chiamate vocali, WhatsApp diventerebbe anche un software Voip, offrendo cosi’ un servizio simile a Skype e ad altre applicazioni analoghe. La stessa Facebook, che nel febbraio scorso ha annunciato l’acquisizione di WhatsApp per 19 miliardi di dollari, ha gia’ introdotto la possibilita’ di fare chiamate vocali via Internet con i propri contatti. A fine agosto l’app contava 600 milioni di utenti attivi al mese, solo ad aprile il contatore aveva registrato 500 milioni di utenti attivi. Secondo le stime di GlobalWebIndex risalenti a fine maggio, sulla piattaforma si scambia messaggi circa il 19% della popolazione ‘connessa’ globale. Al top i Paesi asiatici e il Sudafrica. Unico mercato europeo fra i primi dieci la Spagna, al sesto posto.

Convertitore Valuta, quale usare online

Ormai, grazie all’avvento del commercio online, sempre più spesso siamo soliti fare acquisti sul web, un po’ per convenienza, un po’ per praticità. Ma quando capitiamo in un sito estero in cui i prezzi dei prodotti non sono espressi in euro come facciamo a capire a quanto potrebbe ammontare la nostra spesa? I più bravi in aritmetica, probabilmente, riusciranno a calcolare i giusti importi, ma per tutti gli altri comuni fruitori del web, la soluzione più semplice è quella di affidarsi a un convertitore di valuta. Questo strumento è molto utile anche per chi si trova in viaggio, o sta programmando un viaggio all’estero.
Sul web si trovano tantissimi programmi che consentono di fare un cambio di valuta rapidamente, alcuni sono però più affidabili di altri e si rifanno ai tassi di cambio aggiornati. Software gratuiti da consultare online, ma anche app per smartphone e tablet, per sapere sempre a quanto, un prezzo espresso in una determinata valuta, possa corrispondere in euro o in qualsiasi altra valuta. Non dovremo fare altro che cercare uno di questi programmi e digitare la cifra che vogliamo convertire prima di effettuare una spesa “al buio” o quasi.
Uno dei programmi migliori fino a oggi sul web è XE.com. Questo è un servizio molto valido, divenuto in breve tempo tra i più popolari del web per quanto riguarda i convertitori di valuta. I tassi di cambio, infatti, sono sempre aggiornati, così non si rischia di ottenere informazioni non corrette. Per convertire una valuta non dobbiamo fare altro che andare sul sito di XE.com e digitare nel campo apposito la cifra di nostro interesse.
convertitore di valuta
Ora clicchiamo sul menù a tendina e scegliamo la valuta che dobbiamo convertire, e nell’altro menù a tendina scegliamo la valuta in cui dobbiamo convertire la nostra cifra e clicchiamo play. Facciamo un esempio pratico. Se dovessimo convertire 10 sterline in euro basterà inserire nel form la cifra 10, poi scegliere la valuta di origine sterline e la valuta di cambio euro, infine clicchiamo su play per avere il risultato. Se nel menù a tendina non troviamo la valuta desiderata, basterà cliccare sull’apposito link “Altre valute”, si trova sulla destra dello schermo in alto. Cliccando su questo link accederemo a un elenco completo di valute. Per verificare i più attuali tassi di cambio, invece, basterà guardare nel riquadro Tassi di cambio incrociati XE, si trova in cima alla pagina. Se non è presente quello di nostro interesse, dovremo prima cliccare su Aggiungi valuta e scegliere quella che ci occorre. Il servizio di cambio valuta XE è disponbile anche per device mobili con sistema operativo iOS e Android.
Anche QuiFinanza offre un ottimo servizio di convertitore valuta. Collegati alla pagina principale come vedrai nella prossima immagine ed in pochi semplici passi inserendo le informazioni numeriche calcolerai il risultato.
convertitore di valuta 2
Infine ma non ultimo il sito Valute.it molto chiara la grafica per una utenza meno esperta. Il sito si presenta come l’immagine che vedrai qui di seguito.
convertitore di valuta 3

http://letalpe.com/

Calcolo codice fiscale con programmi e app

Chi pensava che il tesserino del codice fiscale fosse un accessorio ormai obsoleto sbagliava. Sono sempre tantissimi i documenti che richiedono l’inserimento del codice fiscale. Un esempio su tutti: molti siti web, come quelli dei dipendenti ministeriali, richiedono per l’accesso al proprio profilo di digitare il codice fiscale personale. Ecco perché è importante averlo sempre con sé. Ma se non si hanno a portata di mano tessera sanitaria, o la tessera del codice fiscale, come si può ovviare al problema? Semplice, si utilizzano dei facili programmi sul web che consentono di calcolarlo partendo dai propri dati anagrafici. Attenzione però, molti di questi strumenti non sono troppo precisi e può capitare che il codice calcolato non corrisponda perfettamente al proprio.
Tuttavia, alcuni, sono abbastanza affidabili, come quello proposto da Virgilio Economia.
Virgilio Economia codice fiscale
Utilizzare questo programma è molto semplice, basta essere in possesso dei propri dati anagrafici o di quelli della persona della quale si deve calcolare il codice fiscale. Si dovranno, infatti, inserire nome, cognome, sesso, data di nascita, provincia di nascita. Per utilizzare questo software non è necessario scaricare niente sul PC, il programma si utilizza comodamente online. Come detto, l’utilizzo è molto semplice e intuitivo. Una volta visualizzata la home del servizio, sarà sufficiente inserire tutti i dati richiesti nel form Calcola il codice fiscale, si trova alla sinistra dello schermo, in basso. Una volta inseriti tutti i dati anagrafici si dovrà solo cliccare sul pulsante Calcola e in pochi secondi il codice fiscale richiesto verrà elaborato.
CodFiscPro è un’applicazione gratuita molto completa. Con questa, infatti, non solo si potrà calcolare il codice fiscale partendo dai propri dati anagrafici, ma si avrà anche la possibilità di creare un database con i dati di diverse persone, come per esempio quelli di tutta la famiglia, e di stampare la tessera sanitaria nazionale elaborata dall’applicazione stessa. Il servizio è disponibile sia per Windows che per Mac e il suo utilizzo è abbastanza semplice. Chi ha un PC con Windows dovrà, per prima cosa, scaricare CodFiscPro sul proprio PC. Il download si effettua dal sito del programma pigiando sul secondo link di download sulla barra laterale destra. Finito il download si visualizzerà un file zippato, CodFiscPro.zip.
CodFiscPro codice fiscale
Basterà aprirlo facendo doppio click e avviare CodFiscProInstaller per installare il programma. A questo punto si aprirà una finestra e si dovrà cliccare “Si” e due volte consecutive su “Avanti”. Cliccare poi su Installa e Termina. Ora si può avviare il programma. Inserendo i dati anagrafici nel form e cliccando su Calcola, in pochi istanti verrà elaborato il codice fiscale richiesto. Per stamparlo si dovrà cliccare su Stampa. Per chi, invece, possiede un Mac, potrà scaricare il programma da questa pagina Web.
CodFiscPro app codice fiscale
Si aprirà il Mac App Store, quindi si dovrà cliccare su Gratis/Installa l’app e, dopo aver inserito il proprio ID Apple e password, si potrà cliccare sul pulsante Accedi per scaricare il programma e installarlo. Il resto del funzionamento è identico a quello per Windows.
E se invece si dovesse risalire ai dati personali partendo dal codice fiscale? Come per calcolare il codice fiscale, è possibile utilizzare un programma che semplifica l’operazione. Codice Inverso è il software gratuito online che consente di risalire ai dati anagrafici partendo dal codice fiscale. Una volta nella home sarà sufficiente inserire il codice fiscale nell’apposito spazio e cliccare Elabora. Anche in questo caso però i risultati potrebbero non essere affidabili al 100%.
http://letalpe.com/

I principali casi di cybercrimine. Guccifer si aggiudica diversi anni di carcere



Con giugno è arrivata finalmente l’estate. Ma i cybercriminali e le forze dell’ordine non sono andati in vacanza. Diamo un’occhiata ai principali arresti del mese scorso.

Guccifer si aggiudica diversi anni di carcere

Il noto e pericoloso hacker rumeno Marcel Lazăr Lehel, conosciuto anche come “Guccifer”, catturato all’inizio di quest’anno in Romania, para abbia ricevuto la lezione che meritava: a metà giugno, la corte rumena lo ha condannato a 4 anni di carcere. Durante gli ultimi anni, Marcel aveva hackerato un numero molto alto di account online privati, tra cui la casella di posta della famiglia Bush, dell’ex segretario di stato Colin Power e del capo dei servizi segreti rumeni, George Maior. Come ha affermato il pubblico ministero, tra i metodi dell’hacker, vi era una tecnica per indovinare le risposte alle domande di sicurezza e ottenere così l’accesso agli account desiderati. Ora sta per scontare 7 anni di carcere, considerando che in precedenza aveva già affrontato una condanna di 3 anni con sospensione della pena.

4 anni per aver rubato le credenziali iCloud

Un paio di mesi fa, vi abbiamo parlato di un fatto rilevante: un numero sempre maggiore di utenti Apple sta sperimentando un blocco non autorizzato del proprio dispositivo da parte di criminali che chiedono un riscatto monetario a cambio dello sblocco del telefono, tablet o computer. Il problema si è verificato in diversi paesi tra cui la Russia, dove la polizia è riuscita finalmente ad acchiappare i frodatori. All’inizio di questo mese, due giovani moscoviti di 23 e 16 anni sono stati arrestati per aver hackerato un numero molto alto di account. I criminali avevano usato due metodi: il primo prevedeva hackerare gli account email della vittima ed elaborare pagine di phishing per mettere le mani sulle credenziali Apple ID. Il secondo metodo consisteva nel collegare i dispositivi ad account preimpostati e usare “varie risorse Internet per creare pubblicità”. Gli ads promettevano l’accesso agli account Apple ID che contenevano un “grande numero di contenuti multimediali”. Nel momento in cui qualcuno accettava l’offerta e collegava i propri dispositivi all’account, gli hacker entravano nei dispositivi. Ora entrambi i ragazzi rischiano fino a 4 anni di carcere.

10 anni per frode informatica

Pare proprio che lo scorso è stato un mese molto buono per la corte russa dato che molte delle notizie riguardano questo paese. Le autorità locali, con l’aiuto di un esperto di Kaspersky Lab, hanno individuato un gruppo di persone che si sospetta abbiano rubato milioni e milioni di dollari dagli account aziendali e privati di una banca. Pare che i criminali stessero usando un malware speciale da loro implementato nei computer delle vittime per hackerare gli account della banca online. Dopo essere penetrati negli account online, sono riusciti a trasferire il denaro delle vittime dai loro account ad un account falso, e a prelevare così, senza grandi problemi e in diverse città, i soldi che desideravano da qualsiasi sportello bancario. La polizia ha affermato che la gang aveva quasi rubato un milione di dollari. Peccato che se verranno condannati colpevoli, l’unico cosa che rimarrà loro sono 10 anni di carcere.
L’FBI ha identificato Evgeniy Mikhailovich Bogachev, accusato di essere il responsabile dell’operazione GameOver Zeus.

FBI e autorità europee alla ricerca del responsabile della botnet GameOver Zeus

Venerdì, le forze dell’ordine europee e statunitensi, tra cui Europol e l’FBI, hanno portato a termine lo smantellamento della botnet GameOver Zeus, prendendo il controllo dei server e mandando all’aria l’intera operazione. Le autorità affermano che la stessa botnet è stata usata per diffondere il ransomware Cryptolocker. Ora le forze dell’ordine sono alla ricerca di un uomo di 30 anni russo che si pensa collegato in qualche modo all’operazione. Il 30 maggio, le autorità del European Cybercrime Center (EC3) hanno iniziato a collaborare con diverse aziende di sicurezza e ricercatori IT. L’obiettivo? Smantellare la botnet e prendere il controllo dei server, parte integrante della botnet. Shadowserver Foundation, Abuse.ch, CrowdStrike, Microsoft e molte altre aziende hanno preso parte allo smantellamento. L’FBI ha identificato Evgeniy Mikhailovich Bogachev, accusato di essere il responsabile dell’operazione GameOver Zeus. Il Dipartimento di Giustizia ha accusato Bogachev di cospirazione, frode informatica, computer hacking, frode bancaria e riciclaggio di denaro in relazione all’operazione GameOver Zeus. Inoltre, le autorità hanno affermato che l’imputato è responsabile dell’intera infrastruttura Cryptolocker. 

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